Gran Bretagna Londra vuole pagare i migranti per trasferirsi in Ruanda

SDA

13.3.2024 - 11:57

Nuova idea del governo conservatore britannico destinata a suscitare polemiche.
Nuova idea del governo conservatore britannico destinata a suscitare polemiche.
Keystone

Il governo britannico sta preparando un nuovo piano per offrire migliaia di sterline ai migranti che si vedono respingere la domanda di asilo nel Regno Unito al fine di incoraggiarli a trasferirsi in Ruanda.

13.3.2024 - 11:57

È quanto rivela il Times secondo cui l'esecutivo conservatore di Rishi Sunak ha raggiunto all'inizio di quest'anno un nuovo accordo con le autorità di Kigali, separato rispetto a quello contestato sull'invio nel Paese africano di quote di richiedenti asilo giunti illegalmente sull'isola.

Stando al quotidiano, l'ultima iniziativa si rivolge a quanti non possono essere rimpatriati nel loro Paese d'origine se non è considerato sicuro, e verrebbero utilizzate le strutture già previste in Ruanda dalle intese siglate con Londra in materia di immigrazione illegale. Non solo, verrebbe applicato, a quanti accettano il trasferimento, l'attuale sistema di rimpatrio volontario, pensato per accelerare l'espulsione di migranti e pregiudicati, che prevede una assistenza finanziaria fino a 3mila sterline.

Il progetto è destinato a scatenare polemiche, in particolare per l'esborso di denaro richiesto per portarlo avanti, ed emerge proprio a pochi giorni dal 18 marzo, quando la controversa legge attuativa del piano Ruanda bis sui migranti tornerà alla Camera dei Comuni dopo che in quella non elettiva dei Lord sono state introdotte alcune modifiche di alleggerimento al testo, criticato per l'impostazione originaria troppo draconiana e inefficace, vista la mancata partenza finora dei voli per l'Africa.

L'esecutivo è comunque deciso a tirare dritto e a far respingere dalla maggioranza blindata di cui sulla carta dispone ai Comuni gli emendamenti sostanziali votati dai Lord, anche perché il premier Sunak si gioca molto della sua credibilità sul dossier immigrazione in vista delle elezioni politiche in calendario entro la fine dell'anno.

SDA