Strage al centro commerciale Il killer di Sydney aveva problemi mentali, non ha agito per terrorismo

ATS / sam

14.4.2024 - 10:31

Il luogo della strage a Sydney
Il luogo della strage a Sydney
IMAGO/Xinhua

Il 40enne autore della strage di sabato nel centro commerciale Westfield Bondi Junction di Sydney, in Australia, soffriva di malattie mentali, era già noto alle forze dell'ordine e «niente» suggerisce che sia stato «guidato da una particolare motivazione ideologia o di altro tipo». 

Lo ha reso noto il vicecommissario della polizia del Nuovo Galles del Sud, Anthony Cooke.

L'aggressore è stato identificato come Joel Cauchi, un itinerante a cui era stata diagnosticata una malattia mentale non specificata all'età di 17 anni.

La Polizia sta però ancora cercando di stabilire cosa abbia provocato un violento cambiamento nel suo comportamento. L'uomo sarebbe entrato in contatto con la polizia più volte negli ultimi quattro o cinque anni, ma non sarebbe mai stato arrestato o accusato di alcun reato. 

I genitori dell'uomo hanno espresso le loro condoglianze alle vittime e alle loro famiglie e hanno anche inviato un messaggio di «sostegno» all'agente che gli ha sparato, «esprimendo le loro preoccupazioni per il suo benessere».

Re Carlo III «inorridito dall'attacco insensato»

Re Carlo III d'Inghilterra si è detto «inorridito» dall'attacco «insensato» al centro commerciale, in cui sono state uccise a coltellate sei persone dall'aggressore solitario, poi abbattuto dalla polizia.

«I nostri cuori sono con le famiglie e i cari di coloro che sono stati uccisi in modo così brutale in un attacco così insensato», ha detto il sovrano, capo di Stato dei Paesi del Commonwealth, fra cui l'Australia, in una nota rilasciata da Buckingham Palace.

Il cordoglio della Svizzera per l'attacco a Sydney

La Svizzera ha espresso il proprio cordoglio ai famigliari e alle vittime dell'attacco con coltello a Sydney. 

«Siamo profondamente rattristati dagli eventi al Sydney Bondi Junction», ha scritto l'ambasciata svizzera a Canberra su X+. «I nostri pensieri sono rivolti alle vittime e alle loro famiglie».

ATS / sam