Banche Prestiti a Signa, poi fallita, il Governo retico vuole intervenire nella BCG

danu, ats

22.4.2024 - 12:08

La sede della Banca Cantonale dei Grigioni a Coira, presieduta da Peter Fanconi.
La sede della Banca Cantonale dei Grigioni a Coira, presieduta da Peter Fanconi.
Keystone

Nonostante la verifica indipendente che scagiona le persone implicate nella concessione di prestiti a Signa, il Governo retico vede una necessità di agire in relazione alla governance della Banca Cantonale Grigione (BCG).

22.4.2024 - 12:08

Il Governo ha esaminato la relazione commissionata alla Ernst & Young (EY) dalla BCG, che ha rilevato come il comportamento delle parti coinvolte sia stato corretto.

Tuttavia, sulla base del rapporto ritiene che sia necessario intervenire sulla governance, termine con cui si intendono generalmente i dispositivi di controllo e di gestione.

In particolare, ciò riguarda l'obbligo di indicare le relazioni di interesse e gli obblighi di segnalazione. Il Governo intende discutere questo aspetto con il Consiglio di banca.

L'esecutivo, viene ricordato in una nota odierna, è tenuto per legge a verificare regolarmente l'attualità e l'efficacia delle basi della BCG. Aveva perciò già deciso lo scorso 9 aprile di elaborare un'analisi completa entro il 2025.

L'obiettivo del Governo è che la BCG, che definisce un istituto «di grande successo e molto sicuro», possa affrontare il futuro con la stessa solidità di cui dispone attualmente.

Prestito di 58 milioni a Signa

La BCG aveva concesso al gruppo austriaco Signa, ora insolvente e di proprietà del magnate immobiliare René Benko, un prestito di 58,3 milioni di franchi garantito da un'ipoteca sull'edificio Globus di Zurigo. Ha inoltre concesso un prestito cambiario di 3 milioni di euro.

A metà marzo, il Consiglio di banca della BCG ha commissionato un audit esterno sui prestiti concessi e sulle accuse mosse al presidente della banca Peter Fanconi.

La Banca Cantonale ha comunicato giovedì scorso che il rapporto di revisione ha confermato la correttezza dei prestiti e ha classificato la politica creditizia della banca come «conservativa» e il portafoglio prestiti come «sano».

Secondo il rapporto, negli ultimi cinque anni la BCG non ha assunto rischi sproporzionati.

L'incarico è stato svolto dalla Ernst & Young, la medesima società che dal 2008 è l'organo di revisione della BCG.

danu, ats