Votazioni del 9 giugno Sondaggio Tamedia: «sì» alla riduzione dei costi della sanità e alla legge sull'energia

mp, ats

24.4.2024 - 06:00

Se si fosse votato tra il 17 e il 18 aprile scorsi, alle urne sarebbero usciti tre sì e un no (immagine d'archivio)
Se si fosse votato tra il 17 e il 18 aprile scorsi, alle urne sarebbero usciti tre sì e un no (immagine d'archivio)
Keystone

Gli svizzeri vogliono ridurre i costi della sanità. Secondo un sondaggio di Tamedia e 20 Minuten pubblicato oggi, adotterebbero l'iniziativa «per premi meno onerosi» del PS (60%) e quella «per un freno ai costi» del Centro (54%), su cui si voterà il 9 giugno prossimo.

24.4.2024 - 06:00

Tuttavia, è un altro oggetto in votazione, ovvero la legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro, ad avere il più alto indice di gradimento tra gli elettori (65%).

Se si votasse oggi sarebbe invece respinta (51%) l'iniziativa «Per la libertà e l'integrità fisica», lanciata nel contesto del Covid-19 dal Movimento svizzero per la libertà (Mass-Voll), che vuole escludere ogni obbligo vaccinale.

«Premi meno onerosi»

Ma procediamo con ordine: l'iniziativa socialista, che chiede che nessun assicurato debba pagare oltre il 10% del suo reddito disponibile per i premi dell'assicurazione malattia, sarebbe approvata con il 60% dei voti a favore e il 36% contro, secondo il sondaggio.

Senza sorprese, gli elettori socialisti si dimostrano i più entusiasti, con un consenso dell'87%. I più scettici sono i liberali-radicali, che la boccerebbero con il 61%.

Si notano differenze a seconda delle classi di reddito: tre quarti delle persone con un reddito inferiore a 4'000 franchi al mese sono favorevoli all'iniziativa. A partire da un reddito di 13'000 franchi, il tasso di approvazione scende sotto il 50%.

Inoltre, più basso è il livello di istruzione, più alto è il tasso di approvazione: il 70% degli elettori con un titolo di studio di scuola dell'obbligo direbbe di sì, mentre «solo» il 53% dei laureati all'università e dei diplomati a una scuola universitaria professionale approverebbe il testo.

I sostenitori dell'iniziativa sono più numerosi nella Svizzera italiana (71%) e in Romandia (69%) rispetto alla Svizzera tedesca (57%). In generale, i favorevoli ritengono che l'iniziativa alleggerirà l'onere per la classe media, mentre gli oppositori alla proposta ritengono che con la sua approvazione non diminuirà l'aumento dei costi sanitari.

«Per un freno ai costi»

Stando sempre al sondaggio, il 54% voterebbe sì all'iniziativa popolare «Per premi più bassi – Freno ai costi nel settore sanitario (Iniziativa per un freno ai costi)» lanciata dall'Alleanza del Centro, mentre il 38% direbbe no. Gli elettori del partito di Gerhard Pfister sarebbero i più entusiasti con un consenso del 68%, mentre quelli del PLR l'approverebbero soltanto con il 46%.

Anche in questo caso le differenze per regione linguistica sono pronunciate. L'iniziativa otterrebbe maggiori consensi nella Svizzera italiana (64%), mentre la percentuale di favorevoli sarebbe più bassa nella Svizzera tedesca (54%) e in Romandia (53%). Come in precedenza, più alto è il livello di istruzione e di reddito, più basso è il livello di approvazione.

I favorevoli all'iniziativa ritengono che essa ridurrebbe i costi della sanità. Gli oppositori temono invece un sistema sanitario a due velocità.

Legge energia

Anche la Modifica della legge federale sull'energia e della legge sull'approvvigionamento elettrico, adottata in settembre dal Parlamento e contro cui ha presentato un referendum la Fondazione Franz Weber, raccoglie ampi consensi, con un'approvazione di quasi due terzi (65%). «Solo» il 28% voterebbe no. I sostenitori dell'UDC sono gli unici a pronunciarsi contro, con il 53%. Mentre all'estremo opposto troviamo i Verdi liberali con un consenso dell'87%.

Gli uomini sostengono la legge sull'energia con una percentuale (68%) leggermente superiore alle donne (62%). Le differenze tra le fasce di reddito sono invece minime: l'iniziativa incontrerebbe il favore di tutti (con un'oscillazione di sì tra il 62% e il 66%).

Tra i favorevoli prevale l'argomentazione secondo cui l'espansione delle energie rinnovabili nazionali rafforzerebbe la sicurezza dell'approvvigionamento. Gli oppositori ritengono che la protezione della natura e la tutela del paesaggio verrebbero sacrificate per la produzione di elettricità.

«Per la libertà e l'integrità fisica»

Dulcis in fundo, secondo il sondaggio, il 51% degli elettori direbbe no all'iniziativa popolare «Per la libertà e l'integrità fisica (iniziativa per lo stop alle vaccinazioni obbligatorie)», mentre il 29% direbbe sì. Il 20% non ha ancora indicato le proprie intenzioni di voto. Tra i partiti, la proposta ha ricevuto il più alto livello di approvazione tra i sostenitori dell'UDC, con il 44% di favorevoli, mentre i Verdi liberali la boccerebbero con il 72%.

I favorevoli ritengono che ognuno debba decidere da solo sulle vaccinazioni, nell'interesse dell'integrità fisica e mentale. Gli oppositori, invece, ritengono che il diritto fondamentale all'integrità fisica sia già sancito dalla Costituzione federale e la vaccinazione senza consenso è già oggi esclusa.

Complessivamente 12'395 persone – 7'798 dalla Svizzera tedesca, 4'264 dalla Romandia e 333 dalla Svizzera italiana – hanno partecipato al sondaggio, che è stato effettuato fra il 17 e il 18 aprile dall'istituto Leewas su incarico di Tamedia e 20 Minuten. Il margine di errore si attesta a +/- 1,5 punti percentuali.

mp, ats