Rottura con lo spirito olimpico? Ecco perché, dopo 128 anni, gli atleti riceveranno denaro per una medaglia olimpica

bfi

11.4.2024

La medaglia d'oro olimpica di Parigi 2024
La medaglia d'oro olimpica di Parigi 2024
Imago

World Athletics è diventata la prima federazione sportiva ad assegnare premi in denaro in occasione di un'Olimpiade, e lo farà a Parigi 2024.

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11.4.2024

Hai fretta? blue News riassume per te

  • I vincitori di medaglie d'oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, in ciascuno dei 48 eventi dell'atletica leggera, riceveranno anche 50'000 dollari di premio in denaro.
  • L'annuncio è arrivato mercoledì dalla World Athletics.
  • Il presidente di World Athletics, Sebastian Coe, ha confermato la notizia, che rappresenta una rottura con la tradizione.
  • Secondo l'ex atleta britannico «il mondo è cambiato, ma non voglio pensare che gli sportivi gareggino solamente per un premio economico».

Il CIO (Comitato Olimpico Internazionale) non ha mai assegnato denaro per la partecipazione o la vittoria di una medaglia alle Olimpiadi, ma World Athletics ha ora fornito un ulteriore incentivo agli atleti che si aggiudicheranno l'oro a Parigi quest'estate.

In totale, l'organo di governo mondiale dell'atletica ha confermato che ci sarà un montepremi di 2,4 milioni di dollari e che i vincitori di medaglie d'oro riceveranno 50'000 dollari in compenso per i loro sforzi.

Dopo 128 anni l'atletica rompe con la tradizione

La decisione rompe di fatto 128 anni di tradizione olimpica. Mai prima d'ora, infatti, è stato offerto premio in denaro agli atleti olimpici.

Il presidente di World Athletics, il britannico Sebastian Coe, ha spiegato la decisione in una dichiarazione mercoledì. «L'introduzione di un premio in denaro per i vincitori di medaglie d'oro olimpiche è un momento cruciale per World Athletics e per lo sport dell'atletica nel suo complesso, e sottolinea il nostro impegno a dare potere agli atleti e a riconoscere il ruolo critico che essi svolgono nel successo di ogni Olimpiade».

«Sebbene sia impossibile attribuire un valore di mercato alla vittoria di una medaglia olimpica, o all'impegno e alla concentrazione necessari per rappresentare il proprio Paese ai Giochi olimpici, ritengo sia importante iniziare da qualche parte e fare in modo che una parte dei ricavi generati dai nostri atleti ai Giochi olimpici venga restituita direttamente a coloro che rendono i Giochi lo spettacolo globale che sono», ha aggiunto Coe, lui stesso ex atleta oltre che vincitore di due ori olimpici sui 1500 metri alle Olimpiadi di Mosca 1980 e Los Angeles 1984.

«Il mondo è cambiato, è importante dare denaro agli atleti»

Alla domanda se tale decisione non sia contraria allo spirito degli ideali olimpici, Coe ha risposto: «Non credo che sia così. Se pensassi che gli atleti gareggiano solo per ottenere un premio economico, potrei avere un'opinione diversa».

L'oggi presidente vinse, all'inizio degli anni '80, anche una medaglia d'oro ai Campionati europei e una ai Campionati mondiali, in questi casi sugli 800 metri.

«Il mondo è cambiato e questo è solo un riconoscimento del fatto che possiamo dare un contributo in tutte le nostre 48 discipline. E man mano che cresciamo come sport, voglio aumentare il budget», ha commentato Coe.

Ammettendo di non aver parlato con il presidente del CIO Thomas Bach di questo annuncio, ha aggiunto: «Spero che lo accolga con favore. Il mondo è cambiato ed è davvero importante che, laddove possibile, si dia denaro agli atleti».