Diritti umani Anche la Turchia firma appello dell'Onu per gli uiguri

SDA

22.10.2021 - 11:01

Una donna della comunità musulmana degli uiguri (foto d'archivio)
Una donna della comunità musulmana degli uiguri (foto d'archivio)
Keystone

Anche la Turchia ha sottoscritto un appello presentato all'Onu che critica la Cina per il trattamento della comunità uigura.

Il documento, firmato da 43 Paesi, chiede a Pechino di permettere a osservatori indipendenti di monitorare presunte violazioni dei diritti umani e «assicurare il pieno rispetto dello stato di diritto» per gli uiguri, comunità musulmana che vive nella regione cinese dello Xinjiang e che autodenuncia un «genocidio» nei propri confronti da parte delle autorità cinesi.

Nonostante il presidente turco Recep Tayyip Erdogan abbia in passato manifestato vicinanza verso la comunità uigura, lo scorso anno Ankara non aveva sottoscritto le sanzioni europee, sostenute poi anche da Canada e Usa, contro la Cina per il trattamento degli uiguri.

Parallelamente a una crescente cooperazione economica con Pechino, le dichiarazioni di Erdogan a favore degli uiguri si sono fatte sempre più rare. La Cina chiede da quasi un anno al Parlamento turco di sottoscrivere un accordo di estradizione per alcuni membri della diaspora uigura di Turchia, circa 60mila persone, considerati terroristi dalle autorità cinesi.