Malgrado la crisi Aeroporto di Zurigo: il cantone vuole allungare le piste

pl, ats

3.6.2021 - 16:03

In piena crisi del traffico aereo, il governo cantonale zurighese vuole allungare due piste all'aeroporto di Zurigo. Il progetto a lungo termine è destinato a migliorare la sicurezza, aumentare la puntualità e ridurre il rumore.

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE

I piani per l'aeroporto di Zurigo non sono nuovi. L'estensione delle piste «10/28» (per gli atterraggi da est) e «14/32» (per i decolli verso nord) è in discussione da una ventina d'anni, da quando cioè la Svizzera si è vista costretta a rinegoziare un nuovo accordo con la Germania sui sorvoli degli aerei diretti a Kloten.

Ora il consiglio di Stato ha dato incaricato alla sua rappresentante nel consiglio di amministrazione dell'aeroporto, la «ministra» dell'economia Carmen Walker Späh (PLR), di sottoporre al Consiglio federale una domanda in tal senso, ha detto oggi la stessa Späh davanti ai media.

Meno rumore e traffico incrociato

Secondo Stephan Widrig, CEO dell'aeroporto di Zurigo, l'investimento previsto di 250 milioni di franchi è giustificato, nonostante la profonda crisi del trasporto aereo causata dal coronavirus. Si tratta infatti di un «processo a lungo termine». L'inizio dei lavori non è previsto prima del 2030.

L'estensione delle due piste migliorerebbe la sicurezza aerea riducendo il traffico sulle piste che si intersecano. Ridurrebbe il numero di persone colpite dal rumore degli aerei di notte e semplificherebbe gli atterraggi e i decolli. Il funzionamento dell'aeroporto risulterebbe più stabile e la puntualità aumenterà senza aumentare il numero di voli, ha assicurato Widrig.

Levata di scudi degli oppositori

L'estensione delle piste è però destinata a risvegliare l'opposizione di chi da decenni si batte contro il rumore degli aerei. «Si parla di sicurezza, ma in realtà si vuole aumentare la capacità», scrive in una nota l'associazione «Fair in Air», che poi aggiunge: «L'attuale organizzazione delle piste copre i bisogni di tutta Svizzera, fatta eccezione della megalomania dei responsabili dell'aeroporto».

Il progetto è accolto con favore dagli schieramenti di centro-destra, ma è criticato dai partiti di sinistra. Per i Verdi, le «fantasie di espansione» appartengono al passato se si pensa ai pericoli della crisi climatica.

Sulla questione si dovrà ancora esprimere il parlamento cantonale, che già in passato, nel 2009 e nel 2014 – nonostante una maggioranza «borghese» – aveva bocciato i piani di ampliamento. Anche in caso di bocciatura parlamentare, ad avere l'ultima parola potrebbero essere i cittadini. Proprio per facilitare l'estensione delle piste, nel 2016 il Gran consiglio ha infatti inserito nella legge sull'aeroporto la possibilità del referendum facoltativo: un unicum a livello cantonale.

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