Prospettive economiche Gli analisti vedono ombre sull'economia svizzera, ma non una recessione

hm, ats

26.4.2023 - 14:01

Il lavoro non manca mai.
Il lavoro non manca mai.
Keystone

Seppure in miglioramento, la fiducia degli analisti finanziari riguardo al futuro dell'economia svizzera rimane debole, ma all'orizzonte non viene vista una recessione.

Keystone-SDA, hm, ats

Sono le indicazioni che emergono dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da Credit Suisse (CS) e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti.

L'indicatore principale si è attestato in aprile a -33,3 punti, si evince dalle informazioni diffuse oggi. Rispetto al mese prima il dato è migliorato (+8,0 punti), ma rimangono molto più numerosi gli specialisti che si aspettano un peggioramento della congiuntura, rispetto a quelli che puntano sull'evoluzione opposta.

Una domanda speciale concerneva l'andamento del prodotto interno lordo: il 64% degli specialisti vede per il 2023 una crescita dello 0-1%, il 36% dell'1%-3%. Per il 2024 la gran parte (73%) scommette su valori fra 1% e 3%.

Scendendo nei dettagli del sondaggio principale, il 42,3% degli interrogati pronostica un peggioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, il 9,0% un miglioramento, mentre il 48,7% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 9,0 meno 42,3 = -33,3). Rispetto a marzo sono diminuiti sia i pessimisti (-9,9 punti) che gli ottimisti (-1,9), mentre sono aumentati coloro che puntano sullo status quo (+11,7 punti).

La sfiducia per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi ugualmente fosca per l'Eurozona (-43,8 punti) e gli Stati Uniti (-53,7%), mentre per la Cina le prospettive appaiono più rallegranti (+19,5 punti).

Leggermente migliorato, nel confronto mensile, è anche il giudizio sulla situazione congiunturale elvetica attuale, con un indice che rimane positivo a 20,0 punti, in progressione di 4,8 punti.

Particolarmente importanti sono i segnali per quanto riguarda il rincaro. L'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 13,9% del campione, mentre il 58,1% si aspetta un calo e il 27,8% stabilità. I tassi d'interesse sono attesi in crescita nel corto termine (68,1%) e anche sul lungo periodo il 42,3% ipotizza una progressione: meno consistente è la quota di chi non scorge mutamenti (23,6%) e una minoranza dell'8,3% mette in conto una contrazione.

Il 37,5% degli interrogati (+4,9 punti rispetto a marzo) prevede inoltre un incremento dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 34,7% punta su valori stabili e il 27,8% su una flessione. Sul fronte valutario, il 37,5% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all'euro, il 10,0% un indebolimento e il 34,7% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 47,4% vede una crescita dei senza lavoro, il 46,1% una stagnazione e il 6,6% un calo.

Al sondaggio, effettuato fra il 13 e il 20 aprile, hanno partecipato 80 analisti.