SmartphoneApple testa degli schermi cinesi per iPhone
ATS
22.8.2019 - 13:55
Gli iPhone del 2020 potrebbero avere un display «made in China». Secondo quanto riferisce il quotidiano asiatico Nikkei, Apple sta infatti testando i pannelli prodotti da un'azienda cinese, la Boe.
Boe, già fornitrice dello schermo per lo smartphone pieghevole di Huawei (il Mate X), è tra i produttori di display che – riporta Nikkei – hanno ricevuto cospicui finanziamenti dal governo cinese nel corso dell'ultimo decennio per poter diventare competitivi con le coreane Samsung e Lg.
Stando alle fonti citate, Apple sta «testando in modo aggressivo» gli schermi di Boe e dovrebbe prendere una decisione entro l'anno. Sulla partita potrebbe però pesare la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Boe infatti annovera tra i suoi fornitori le statunitensi Corning, 3M e Applied Materials. Come osserva Nikkei, se gli Usa decidessero di inserire Boe nella «lista nera» del commercio alla stregua di quanto fatto con Huawei, impedendo alla società di acquistare prodotti e servizi da aziende americane, la compagnia cinese ne sarebbe duramente colpita.
Cosa fare prima di mettere in vendita i vecchi dispositivi tecnologici
Cosa fare prima di mettere in vendita i vecchi dispositivi tecnologici
Prima di mettere in vendita un vecchio dispositivo, bisognerebbe seguire questi consigli.
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Un po' di pulizia può fare miracoli e aumentare il valore di mercato di un dispositivo usato.
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Perché nessuno vuole comprare uno smartphone con ditate evidenti o un portatile con briciole nella tastiera. Quindi, come prima cosa, occorre pulire il dispositivo a fondo.
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Se si intende puntare su canali di vendita quali Facebook o altri Marketplace online, allora sarà tutto come su Tinder: migliore è la qualità della foto, maggiore sarà l'interesse all'acquisto.
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Quindi, come seconda cosa, occorre dedicare un po' di tempo e impegno allo scatto di una foto del dispositivo e non utilizzare semplicemente un'istantanea sfocata scattata con la fotocamera del telefono.
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Se la vendita si è conclusa ed è arrivato il momento della consegna, naturalmente bisogna prima accertarsi di aver salvato tutti i dati importanti. A tal fine, se si tratta di uno Smartphone, la soluzione migliore sono i servizi cloud.
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Questi ultimi possono essere utilizzati anche per i computer, ma ovviamente una soluzione alternativa è quella di copiare i file importanti su una chiavetta USB.
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Passiamo ora alla disiscrizione del dispositivo, necessaria ad esempio in caso di servizi in abbonamento attivi come Spotify o Netflix o altri servizi nell'account Apple.
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Se il dispositivo ha una funzione antifurto, come «Cerca il mio iPhone» di Apple, questa funzione deve essere disattivata in modo che il nuovo proprietario del dispositivo possa utilizzarla allo stesso modo. Per i dispositivi Apple, è possibile disattivare questa funzione andando su www.icloud.com.
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L'ultimo passaggio consiste nell'eliminare definitivamente tutti i dati dal dispositivo. iOS e Android offrono una funzione di ripristino che cancella in modo sicuro i dati memorizzati e riporta il dispositivo allo stato di fabbrica.
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Se si tratta di un computer, occorre formattare il disco rigido e reinstallare il sistema operativo. Se sono stati memorizzati dati particolarmente sensibili, il disco rigido deve essere sovrascritto più volte utilizzando programmi speciali, in modo che non vi rimangano frammenti di dati.
Il presidente francese Macron è sempre disponibile per un selfie e gli piace apparire tecnicamente competente. Non è certo il solo tra i capi di stato. Ecco qui di seguito i telefonini più amati dai potenti:
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Donald Trump era un fan di Samsung e da anni usava un Galaxy S3, ma nel frattempo lo staff gli ha messo pressione per passare a un iPhone. Utilizza soprattutto un’app: Twitter.
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Barack Obama è stato il primo presidente USA con uno smartphone. Aveva un particolare rapporto di odio-amore con un modello non ben specificato di Blackberry, che descriveva come «giocattolo per bambini». Verso la fine del mandato, tra i telefoni presidenziali sono stati provati anche modelli di Samsung e Apple.
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Secondo quanto dichiarato da Matthias Warnig, uno dei suoi amici più stretti, il presidente russo Vladimir Putin, qui fotografato con l’ex cancelliere tedesco Schröder e il primo ministro Medvedev, non usa il telefonino. Diverse foto però, come questa, mostrano il capo del Cremlino con un iPhone in mano.
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Il primo ministro Dimitri Medvedev è invece un noto fan dell’iPhone. Quando, per un breve periodo nel 2010, le relazioni USA-Russia erano più amichevoli, Medvedev visitò perfino Steve Jobs nella sede centrale californiana di Apple e ricevette personalmente da lui un iPhone 4 nuovo di zecca.
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Sempre aggiornato: sulla stampa vediamo regolarmente Medvedev che scatta selfie con l’ultimo modello di iPhone.
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Durante i negoziati con i rappresentanti della Corea del Sud, un misterioso dispositivo a forma di smartphone era posato sul tavolo davanti a Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord. Che modello fosse, tuttavia, non è stato possibile determinare con sicurezza – magari era solo un portaocchiali?
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Il cellulare della cancelliera tedesca Angela Merkel balzò agli onori della cronaca sull’onda dello scandalo NSA nel 2013. I servizi segreti americani infatti, l’avevano messo sotto controllo. Attualmente, la Merkel usa un BlackBerry, una delle ultime fan fedeli alla casa canadese.
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Dopo il suo insediamento, il nuovo consigliere federale Ignazio Cassis ha pubblicato su Twitter, uno screenshot della schermata iniziale del suo iPhone.
Recovery, Von der Leyen: «L'occasione del secolo per l'Europa»
La vaccinazione sta acquistando velocità in tutta Europa. Ora è essenziale che anche la nostra economia, duramente colpita dalla pandemia, si riprenda rapidamente. E siamo appena entrati in una fase cruciale per la nostra ripresa e per il futuro della nostra Unione. Abbiamo 750 miliardi di euro, dal nostro piano di ripresa NextGenerationEU, che dobbiamo investire rapidamente. In questo momento, i governi dei paesi dell'UE stanno finalizzando i loro piani nazionali di recupero e resilienza. E la Commissione lavora fianco a fianco con loro sui piani, 24 ore su 24. Abbiamo 750 miliardi di euro per costruire la nostra futura Unione. Questa e' l'occasione del secolo per l'Europa. Un momento davvero storico. Cosi' la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in un video messaggio.
27.04.2021
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