Ristrutturazione del debito JP Morgan appoggia il presidente argentino Fernández

ATS

25.7.2020 - 11:35

Il ceo della banca d'affari JP Morgan, Jamie Dimon.
Il ceo della banca d'affari JP Morgan, Jamie Dimon.
Source: KEYSTONE/AP/Kim Cook

Il CEO della banca d'affari JP Morgan, Jamie Dimon, ha stupito gli ascoltatori di una intervista proposta in modalità podcast dalla piattaforma Spotify.

Nel programma 'Coffee with the Greats' (Caffè con i Grandi), sostenendo, circa la ristrutturazione del debito dell'Argentina, di essere disposto a «perdere 500 milioni di dollari» affinché quel Paese cresca.

Dimon ha sostenuto preliminarmente che il ruolo di una banca nel sistema capitalista non è operare solo nei momenti positivi, ma che è importante accompagnare iniziative «durante i tempi difficili».

«Abbiamo concesso un prestito complesso all'Argentina – ha poi detto – perché siamo stati presenti nel Paese da 75 anni. Adesso loro hanno un nuovo grande presidente che sa quello che sta facendo». Ed ha aggiunto: «È certo che potremmo perdere 500 milioni di dollari, ma se li perdiamo per far sì che quel Paese possa rimettersi in piedi, non credo che si tratti di un errore, credo che sia quello che si deve fare».

Ristrutturazione di quasi 67.000 milioni del debito estero

L'Argentina è impegnata nella ristrutturazione di quasi 67.000 milioni del suo debito estero in valuta pregiata, in un negoziato con consorzi di creditori internazionali che scade il prossimo 4 agosto.

Tre dei principali gruppi hanno di recente presentato una controproposta all'offerta del governo argentino che, rispetto al recupero di 53,5 dollari per ogni 100 di valore nominale dei titoli in scadenza, ne chiede 56.

Ma sia il presidente Alberto Fernández, sia il ministro dell'Economia Martin Guzman, hanno detto che quella presentata è l'ultima proposta sostenibile da parte del governo anche se, mettendo a punto le condizioni legali dell'offerta, potrebbe emergere un meccanismo favorevole ai creditori e quindi alla definizione di un accordo.

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