La previsioneDopo il tasso ipotecario di riferimento, gli affitti aumenteranno fino al 10%
hm, ats
6.6.2023 - 14:01
Sulla scia dell'aumento del tasso ipotecario di riferimento gli affitti diventeranno più cari: potrebbero salire fino al 10% entro aprile 2024.
06.06.2023, 14:01
06.06.2023, 14:13
SDA
La previsione è degli economisti di Credit Suisse, che per quanto riguarda le case in proprietà si aspettano per contro un atterraggio morbido, dopo anni di boom dei prezzi.
Dopo che all'inizio di giugno il tasso di riferimento è salito dall'1,25% all'1,50%, è probabile che un secondo incremento all'1,75% intervenga già in dicembre, si legge in uno studio pubblicato oggi. Di conseguenza le pigioni nette calcolate a un tasso dell'1,25% dovrebbero aumentare del 6% fino ad aprile 2024.
Dato che i locatori possono far valere anche il 40% del rincaro maturato e (di norma) lo 0,5% annuo della crescita generale dei costi il rincaro della fattura potrebbe toccare persino quota 10%.
In realtà un aumento massimo del 7%
Tuttavia poiché spesso le riduzioni dei canoni devono essere richieste attivamente dai locatari, la media di incremento dovrebbe attestarsi su livelli inferiori e raggiungere al massimo il 7%.
Gli specialisti di CS ricordano peraltro che per molti inquilini l'aumento delle pigioni giunge in un momento inopportuno, in quanto si trovano già a dovere gestire forti progressioni dei costi accessori e dell'energia.
Secondo la ricerca la persistenza dell'inflazione è stata sottovalutata da molti operatori di mercato, tanto più che anche le cifre recenti dimostrano che il tema è ancora d'attualità.
Gli effetti di secondo impatto, come gli imminenti aumenti degli affitti, ostacolano la rapida diminuzione del rincaro. Ulteriori rialzi dei tassi da parte della Banca nazionale svizzera (BNS) dovrebbero quindi seguire quest'anno, in giugno e in settembre.
Un atterraggio morbido
In questo contesto impegnativo, il mercato immobiliare svizzero si profila comunque nettamente migliore che all'estero e si conferma sulla buona strada per un atterraggio morbido. Anche se i tassi d'interesse più elevati riducono notevolmente la domanda, l'offerta di proprietà abitativa aumenta lentamente a causa dell'attuale scarsità.
Nel giro di un anno i prezzi degli appartamenti di proprietà sono aumentati del 3,5%, mentre quelli delle case unifamiliari del 3,6%. Entro la fine del 2023 gli economisti di Credit Suisse prevedono ancora un lieve incremento dello 0,5% per la proprietà per piani e dell'1,5% per le case.
Tuttavia a partire dal 2024 a causa del persistente calo della domanda si profila per i prezzi una flessione percentuale a una cifra su base annua. Si tratterebbe quindi di una correzione contenuta dei prezzi, dopo una crescita quasi ininterrotta nel corso dei 21 anni precedenti.