Buone notizie Le aziende mondiali hanno meno debiti grazie a utili record

hm, ats

6.7.2022 - 16:00

Fra le imprese con il livello più elevato del debito in primo piano si trovano grandi marchi del settore automobilistico come Toyota.
Fra le imprese con il livello più elevato del debito in primo piano si trovano grandi marchi del settore automobilistico come Toyota.
Keystone

Meno debiti aziendali: grazie agli utili record realizzati di recente, per la prima volta da almeno sette anni l'indebitamento delle imprese mondiali è diminuito nel periodo di riferimento 2021/2022 (da luglio dell'anno scorso a giugno di quest'anno).

6.7.2022 - 16:00

Lo rivela un rapporto pubblicato del gestore patrimoniale Janus Henderson, che per quanto riguarda l'Europa mette in luce soprattutto le flessioni in Svizzera, in Norvegia e in Italia.

A livello globale l'indebitamento netto delle società (vale a dire i debiti a breve e lungo termine, dedotte le disponibilità liquide) ammontava a fine giugno a 8151 miliardi di dollari. Rispetto a dodici mesi prima la flessione è dell'1,9%, una contrazione che si spiega con la forza del dollaro, ma non solo: a cambi costanti l'arretramento è dello 0,2%.

È la prima volta dal 2014/2015 – quando è cominciata la pubblicazione del Janus Henderson Corporate Debt Index – che si registra un passo indietro. In Svizzera l'indebitamento è pari a 88 miliardi di dollari, con una diminuzione del 12,1% (-9,6% al netto degli influssi valutari).

Stando agli esperti di Janus Henderson dopo aver aumentato temporaneamente i prestiti per far fronte alla pandemia le aziende hanno avuto un'occasione d'oro per iniziare ad assestare i loro bilanci con l'esplosione dei profitti avvenuta nel 2021/2022: gli utili operativi sono infatti saliti del 51,4% al valore da primato di 3360 miliardi. E anche nel 2022-2023 le imprese avranno un reale margine di manovra, se vorranno ridurre ulteriormente i loro passivi.

I gruppi più indebitati del pianeta

I gruppi più indebitati del pianeta sono quelli attivi nel comparto automobilistico e nel ramo delle telecomunicazioni: al primo posto figura Toyota (186 miliardi di dollari), seguita da Volkswagen (185), AT&T (182), Verizon (153), Deutsche Telekom (152) e Mercedes-Benz (109). Sul fronte opposto a disporre delle maggiori liquidità sono colossi tecnologici come Alphabet (111 miliardi), Samsung (89), China Mobile (62), Apple (54), Alibaba (51), Microsoft (48) e Meta (34).

Il calo delle posizioni in rosso nei bilanci è più marcato in Europa e nel Regno Unito che nel Nord America, dove è in leggero aumento. Questo segnale regionale di incremento potrebbe essere l'inizio di una tendenza più duratura poiché, dopo anni di tassi molto bassi, l'aumento dei costi di finanziamento e il rallentamento dell'economia stanno inducendo le aziende a essere più caute, si legge nello studio.

hm, ats