Banche Bce: per dopo-Draghi non solo Weidmann

ATS

28.4.2019 - 19:52

Jens Weidmann, presidente della Bundesbank tedesca: non è solo nella corsa al vertice della Bce.
Jens Weidmann, presidente della Bundesbank tedesca: non è solo nella corsa al vertice della Bce.
Source: KEYSTONE/EPA/ROBERT GHEMENT

Non c'è solo Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, 'falco' e a lungo contrario al quantitative easing (Qe), tra i possibili candidati tedeschi alla guida della Banca centrale europea (Bce) nel dopo-Draghi, che si aprirà in autunno.

Per assicurarsi la presidenza dell'Eurotower, Angela Merkel, secondo quanto riporta Bloomberg, starebbe vagliando una serie di altri nomi, che potrebbero risultare in qualche modo più digeribili agli altri Stati membri.

A guidare la lista alternativa della cancelliera ci sarebbe Klaus Regling, numero uno del meccanismo europea di stabilità (Esm), considerato tra i padri fondatori dell'euro, già tra i papabili alla successione di Jean.Claude Trichet prima della nomina di Draghi.

Ma una chance potrebbe giocarsela anche Claudia Buch, vice presidente della Bundesbank, spesso accanto a Weidmann durante le riunioni a Francoforte.

Tra i nomi anche quelli di Axel Weber, attualmente presidente di Ubs ma ex numero uno della Bundensbank, pure lui già in lizza pochi anni fa per sostituire Trichet, di Marcel Fratzscher, già alla banca centrale e oggi presidente dell'Istituto di ricerca economica DIW e di Joerg Asmussen, ex membro dell'executive board della Bce, oggi alla Lazard.

Fuori dalla Germania, la partita si gioca fra altri pochi candidati: dal finlandese Erkki Liikanen, veterano d'Europa su cui pesa l'età (ha 77 anni), ai due francesi Francois Villeroy de Galhau (governatore) e Benoit Coeuré (consigliere esecutivo Bce), che pagano però il precedente del connazionale Trichet prima di Draghi.

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