Politica monetaria BNS mantiene tassi a -0,75%; più ottimismo su ripresa

ns, ats

17.12.2020 - 10:06

Per il 2021 la banca centrale si aspetta una crescita pari al 2,5%-3%, una ripresa giudicata incompleta.
Per il 2021 la banca centrale si aspetta una crescita pari al 2,5%-3%, una ripresa giudicata incompleta.
Keystone

La Banca nazionale svizzera (BNS) prosegue invariata la propria politica monetaria espansiva e mantiene a -0,75% il suo tasso guida e il tasso di interesse sugli averi a vista detenuti sui suoi conti. L'istituto rivede inoltre al rialzo le previsioni di crescita.

«La pandemia da coronavirus continua a pregiudicare significativamente l'andamento economico. A fronte di questo difficile contesto, la Banca nazionale prosegue la propria politica monetaria espansiva al fine di stabilizzare l'evoluzione dell'economia e dei prezzi», spiega la banca centrale in un comunicato diramato stamani.

A causa dell'elevata valutazione del franco la BNS ribadisce la sua disponibilità a procedere a interventi più massicci sul mercato dei cambi. Nel farlo considera la situazione valutaria complessiva. Inoltre, fornisce abbondante liquidità al sistema bancario nel quadro dello schema di rifinanziamento «BNS-COVID-19».

Per l'istituto di credito la politica monetaria espansiva assicura condizioni di finanziamento favorevoli, contrasta la pressione al rialzo sul franco e contribuisce a un adeguato approvvigionamento dell'economia con crediti e liquidità.

Evoluzione del Pil: -3% nel 2020

In base a una nuova valutazione della BNS, quest'anno il prodotto interno lordo (Pil) si contrarrà del 3% circa. In occasione dell'esame della situazione economica e monetaria di settembre, la BNS si aspettava un calo più marcato, del 5%. La correzione è dovuta al fatto che la flessione del Pil seguita alla prima ondata pandemica è risultata meno pronunciata di quanto inizialmente previsto.

Per il 2021 la banca centrale si aspetta una crescita pari al 2,5%-3%, una ripresa giudicata incompleta. La disoccupazione dovrebbe nuovamente aumentare e i fattori di produzione rimarranno sottoutilizzati ancora per un certo tempo. Analogamente alle previsioni per l'estero, anche quelle per la Svizzera sono soggette a grande incertezza, sottolinea comunque l'istituto di credito.

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