Trasporti Boom della domanda di trasporto: +70% del fatturato per Kühne+Nagel

hm, ats

20.10.2021 - 17:00

Il marchio Kühne+Nagel è ben noto a livello internazionale.
Il marchio Kühne+Nagel è ben noto a livello internazionale.
Keystone

Il colosso svizzero della logistica Kühne+Nagel ha approfittato della forte domanda mondiale nel campo dei trasporti: nel terzo trimestre la società ha visto il fatturato fare un balzo del 70% su base annua, salendo a 8,6 miliardi di franchi.

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Il risultato operativo Ebit è più che raddoppiato (+113%), raggiungendo 789 milioni di franchi, e lo stesso ha fatto anche l'utile netto, attestatosi a 578 milioni (+117%), emerge dai dati pubblicati oggi. Le cifre sono ampiamente superiori alle previsioni degli analisti.

Come di consueto il gruppo non avanza concrete stime per l'insieme dell'esercizio. «Siamo sulla buona strada e siamo stati in grado di raggiungere un eccellente risultato aziendale anche nel terzo trimestre», afferma il Ceo Detlef Trefzger, commentando i risultati. Tuttavia, le strozzature delle capacità e le difficoltà delle catene di approvvigionamento rende arduo pianificare gli affari. «Per i prossimi mesi non ci aspettiamo alcun cambiamento significativo della situazione tesa del mercato», sottolinea il manager.

Come noto dopo il momento più difficile della pandemia di coronavirus il commercio mondiale si è ripreso più velocemente del previsto, con conseguente formazione di colli di bottiglia. Inoltre proprio a causa della situazione sanitaria i tempi di scarico delle navi sono diventati più lunghi e si sono creati ingorghi di container nei porti. Non ha inoltre aiutato il blocco del canale di Suez in marzo a causa dell'incagliamento della porta-container Ever Given. Come conseguenza le tariffe di trasporto sono fortemente aumentate.

In borsa il titolo Kühne+Nagel ha vissuto una giornata assai movimentata: ha aperto in rialzo del 4%, per poi scendere in mattinata fino a un minimo di quasi -5%. Nel pomeriggio si è poi ancorato su una flessione di circa il 4%, sulla scia dei timori degli investitori riguardo a ulteriori difficoltà nella catena dei rifornimenti globale. Va peraltro anche ricordato che dall'inizio dell'anno la performance rimane da incorniciare, superiore al +40%.

Gruppo con origini tedesche e con sede a Schindellegi (SZ), Kühne+Nagel è un gigante mondiale dei trasporti, nei settori navale, aereo e stradale. Ha 76'000 dipendenti distribuiti in 1400 località di oltre 100 paesi, che servono centinaia di migliaia di clienti.

Per gli appassionati di storia economica va ricordato che la società venne fondata a Brema nel 1890, sotto forma di impresa di spedizioni, da August Kühne e Friedrich Gottlieb Nagel. Una personalità importante è stata fino al 1933 anche l'imprenditore ebreo Adolf Maass, poi estromesso dall'azienda: morirà ad Auschwitz nel 1945. Kühne+Nagel ha avuto anche un ruolo decisivo nel trasporto di mobili provenienti da decine di migliaia di alloggi di ebrei deportati, nei paesi occupati dai nazisti. Nel dopoguerra la società si è ulteriormente espansa.

La sede del gruppo è stata spostata in Svizzera nel 1976. Una decisione giusta all'epoca, «ma non so se lo rifaremmo», aveva detto un paio d'anni or sono in un'intervista Klaus-Michael Kühne, grande azionista e presidente onorario della società, lamentandosi per la mancata firma di un accordo quadro fra Svizzera e l'Ue, nonché per la legislazione Minder sui cosiddetti salari abusivi dei top manager. Il multimiliardario 84enne è considerato uno dei dieci tedeschi più ricchi: vive però a Schindellegi (SZ) dal 1975 e non ha peraltro mai preso la cittadinanza elvetica.