Apertura in rialzo per la borsa svizzera nell'ultima seduta della settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'289,89 punti, in progressione dello 0,46% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,50% a 15'565,80 punti.
ats
04.02.2022, 09:04
04.02.2022, 09:22
SDA
Gli investitori non si fanno impressionare dalla chiusura fortemente negativa di Wall Street (Dow Jones -1,45% a 35'111,16 punti, Nasdaq -3,74% a 13'878,81 punti) e guardano maggiormente alle piazze asiatiche, Tokyo in primis (Nikkei +0,73% a 27'439,99 punti).
Dopo il terremoto provocato ieri dal colosso americana Meta, che ha perso il 26% in una sola giornata, è giunta – a mercato statunitense ormai già chiuso – la sorpresa positiva di Amazon, che ha terminato il 2021 in modo brillante. Gli investitori si sono così un po' tranquillizzati in relazione all'evoluzione degli utili aziendali.
In primo piano rimane comunque la politica monetaria. «La probabilità di un rapido aumento dei tassi è nettamente aumentata», afferma un analista. Dopo le indicazioni fornite ieri dalla Banca centrale europea (Bce) si pensa a una prima stretta in autunno. Molto dipenderà comunque dalle mosse della Federal Reserve.
L'effetto delle mutate condizioni del mercato si sta comunque già notando anche in Svizzera: il corso dell'euro rispetto al franco è salito ai massimi da novembre. Intanto oggi scarseggiano le notizie relative a grandi imprese elvetiche. Fra i valori SMI il più tonico è Richemont (+1,12%), mentre il meno ispirato appare Holcim (-0,59%). Un certo movimento è in atto nel mercato allargato.