Apertura in rialzo per la borsa svizzera nella seduta di metà settimana: alle 09.05 l'indice dei valori guida SMI segnava 12'268,01 punti, in progressione dello 0,92% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,93% a 15'487,23 punti.
Keystone-SDA, ats
09.02.2022, 09:04
09.02.2022, 09:05
SDA
Gli investitori prendono atto delle chiusure favorevoli di Wall Street (Dow Jones +1,06% a 35.463,37 punti, Nasdaq +1,28% a 14'194,46 punti) e delle piazze asiatiche, Tokyo in primis (Nikkei +1,08% a 27'579,87 punti).
In generale i mercati devono digerire il forte aumento dei rendimenti obbligazionari. Gli sguardi degli investitori sono comunque già rivolti alla giornata di domani, quando sarà reso noto il dato dell'inflazione negli Stati Uniti in gennaio. Il rincaro «sarà probabilmente uno dei più alti che abbiamo mai visto», commenta un esperto. «La buona notizia è che questo significa che probabilmente siamo vicini al picco dell'inflazione».
Sul fronte congiunturale non passeranno inosservati oggi diversi indicatori che saranno diffusi al di qua e al di là dell'Atlantico. Sullo sfondo rimangono inoltre le tensioni geopolitiche, in particolare in relazione all'Ucraina, i problemi delle catene di approvvigionamento e la pandemia.
In Svizzera oggi non vi sono grandi novità relative alle aziende di primissimo piano. Fra i valori SMI il più tonico è Alcon (+2,12%), mentre il meno ispirato appare Swiss Re (+0,10%). Nel mercato allargato spazio alle cifre dell'anno di Vontobel (+1,31%) e di DKSH (non ancora negoziata).