Mercati azionari Borsa svizzera: apre poco mossa

Apertura poco mossa per la borsa svizzera nella prima seduta della settimana e del trimestre: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 11'108,92 punti, in progressione dello 0,02% rispetto a venerdì.

Il mercato prende atto della chiusura positiva di Wall Street di venerdì (Dow Jones +1,26% a 33’274,15 punti, Nasdaq +1,73% a 12,221,91 punti) e guarda anche alle piazze asiatiche, a partire da Tokyo (Nikkei +0,52% a 28’188,15 punti).

Dopo alcune settimane positive gli investitori potrebbero ora tirare un po' il fiato. A causa delle festività pasquali, questa settimana e la prossima settimana saranno più corte: è probabile che taluni ne approfitteranno per elaborare con calma i recenti eventi.

Stando a non pochi osservatori è stata infatti evitata per un soffio una vera e propria crisi finanziaria. E ora si presenta un nuovo problema: la decisione dell'alleanza petrolifera Opec+ di tagliare la produzione di petrolio potrebbe portare a un aumento dei prezzi dell'energia, creando grattacapi alle banche centrali, impegnate nella lotta all'inflazione.

A quest'ultimo proposito è notizia di oggi che l'inflazione in Svizzera è scesa al 2,9% in marzo (dal 3,4% di febbraio), mostrando un calo più sensibile delle attese. Materia di discussione rimane anche sempre l'acquisizione di Credit Suisse (+0,12%) da parte di UBS (+0,73%): il futuro Ceo Sergio Ermotti (entrerà in carica ufficialmente fra due giorni) ha sostenuto in un'intervista che la nuova entità non sarà troppo grande e ha promesso un modello d'affari incentrato sulla gestione patrimoniale, nonché sul contenimento delle attività di investment banking e dei relativi rischi. Fra gli altri valori SMI il più ispirato è ABB (+0,54%), mentre il meno convincente appare Sonova (-0,74%).

Nel mercato allargato scarseggiano oggi le novità di rilievo.