La borsa svizzera stamani ha oscillato attorno alla linea di demarcazione: alle 11.31 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'256,52 punti, in lievissimo calo dello 0,01% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,13% a 12'386,18 punti.
Credit Suisse (-2,44%) è in rosso dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre. La grande banca è cresciuta in quasi tutti i settori, ma gli analisti hanno attirato l'attenzione sul fatto che l'origine della performance più strepitosa, l'investment banking, è un'attività che non è più strategicamente prioritaria. In calo anche UBS, che fa segnare un -1,00%.
Novartis (-0,99%) ha incontrato difficoltà negli Stati Uniti con il suo trattamento dell'atrofia muscolare spinale Zolgensma. La FDA, l'agenzia statunitense dei prodotti alimentari e terapeutici, ha imposto l'interruzione di un programma di ricerca sull'uomo tenendo conto delle infiammazioni riscontrate, in una precedente fase di studio, sugli animali. Roche (+0,61%) ha beneficiato dell'annuncio secondo cui le domande di commercializzazione di satralizumab, farmaco contro la neuromielite ottica, saranno esaminate dall'agenzia europea dei medicinali (EMA) e dal suo omologo statunitense FDA. Anche il terzo peso massimo, Nestlé (+0,99%), sostiene l'SMI.
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