Mercati azionari La Borsa svizzera chiude contrastata

hm, ats

2.2.2023 - 17:48

Il mercato si è mostrato oggi assai movimentato.
Il mercato si è mostrato oggi assai movimentato.
Keystone

La borsa svizzera archivia una seduta assai movimentata, in cui alla scarsa tonicità dei suoi valori difensivi hanno fatto da contraltare rialzi anche notevoli di altri titoli di primo piano.

2.2.2023 - 17:48

L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'188,42 punti, in flessione dello 0,11% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,32% a 14'467,69 punti.

Al centro dell'attenzione figurava la politica monetaria: fra ieri sera e oggi pomeriggio sia la Federal Reserve che la Banca centrale europea (Bce) hanno rialzato i tassi di riferimento di 0,5 punti percentuali, come era nelle attese.

Si sono però scambiati i ruoli per quanto riguarda i commenti. Le parole del presidente della Fed Jerome Powell si sono rivelate meno da falco di quanto era abituato il mercato, mentre da Francoforte è giunta la notizia di un ulteriore ritocco di mezzo punto in marzo, che non è detto sia l'ultimo: la presidente Christine Lagarde ha sottolineato che non si può ancora parlare di «disinflazione», come invece fatto a Washington.

Intanto in tutto il mondo è proseguita la stagione dei risultati aziendali – non sono per esempio passati inosservati i profitti di Shell, superiori a 42 miliardi di dollari nel 2022 – e anche in Svizzera la giornata è stata l'occasione per fare il punto su due gruppi di primo piano: Roche (-1,99% a 273,85 franchi), che ha presentato un rapporto d'esercizio sostanzialmente in linea con le previsioni, mostrando però timidezza riguardo al futuro, e ABB (-2,78% a 31,08 franchi), che secondo gli analisti non ha offerto motivi per ulteriori aumenti di corso, dopo il buon inizio d'anno.

In forte calo è apparsa anche Novartis (-2,44% a 78,26 franchi), che già ieri era finita sotto pressione dopo i conti, e un non trascurabile impatto negativo sul listino ha avuto pure Nestlé (-1,08% a 109,82 franchi).

Acquisti sono stati invece segnalati nel comparto finanziario, con Partners Group (+9,18% a 939,40 franchi) ancora più ispirata di Credit Suisse (+4,49% a 3,35 franchi) e UBS (+1,35% a 19,85 franchi), che ha sfiorato in giornata la soglia dei 20 franchi. Lunghi passi in avanti sono stati compiuti anche da Lonza (+4,91% a 546,60 franchi), Sonova (+5,48% a 246,20 franchi), Geberit (+5,28% a 542,00 franchi) e Logitech (+3,32% a 54,84 franchi).

Molto movimento è stato notato pure nel mercato allargato, in particolare fra i valori tecnologici, che hanno beneficiato della speranza di una svolta sui tassi negli Usa: vanno ad esempio segnalati AMS Osram (+6,93% a 9,75 franchi), VAT (+7,08% a 308,40 franchi) e Temenos (+5,43% a 68,38 franchi). Straumann (+11,99% a 135,45 franchi) ha approfittato degli ottimi risultati resi noti negli Usa da concorrente Align Technology, mentre per Zur Rose (+16,77% a 39,00 franchi) ha giocato la speranza di una rapida introduzione in Germania della prescrizione medica elettronica. Un redattore economico che si rispetti non può infine dimenticare Julius Bär (+3,32% a 61,70 franchi), che ha convinto con gli ultimi risultati, in particolare in materia di afflussi di fondi.

hm, ats