Primo contraccolpo per la Borsa svizzera dopo sei sedute positive: l'indice principale SMI ha chiuso con una flessione dello 0,31% a 10'907.60 punti, quello allargato SPI con un calo dello 0,16% a 13'624.92 punti.
Non si tratta ancora di un vero e proprio cambiamento d'umore, quanto piuttosto di un consolidamento dei recenti guadagni, è stato affermato sulla piazza. Il trend al rialzo è ancora intatto grazie ai risultati aziendali finora complessivamente positivi.
Tra le blue chip in evidenza ABB (+1,06% a 26.60 franchi) così come i bancari UBS (+1,22% a 14.12 franchi) e Credit Suisse (+0,75% a 12.78 franchi). Hanno chiuso sopra la parità pure Lonza (+0,59% a 612.60 franchi), Richemont (+0,23% a 89.08 franchi), SGS (+0,14% a 2'765.00 franchi), Partners Group (+0,09% a 1'131.50 franchi) e Zurich (+0,05% a 377.20 franchi).
Male invece Alcon (-1,14% a 65.88 franchi), ma a trainare al ribasso il listino sono stati soprattutto i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,56% a 100.30 franchi), Novartis (-0,97% a 81.60 franchi) e Roche (-0,46% a 311.75 franchi).
Nel mercato allargato Straumann, che ha pubblicato oggi i risultati annuali, ha chiuso con un rialzo del 4,98% a 1'170.50 franchi. Basilea, che pure ha presentato le cifre relative al 2020, ha per contro terminato con un calo del 3,61% a 58.80 franchi.
Tra gli altri titoli da segnalare che Addex ha guadagnato il 4,21% (a 1.855 franchi) grazie a dati clinici positivi di un farmaco per il trattamento dell'alcolismo, Burckhardt il 4,00% a 325.00 franchi in seguito a un contratto ottenuto in Corea del Sud, Temenos il 3,70% a 109.25 franchi in attesa dei risultati annuali che verranno pubblicati domani in serata, e la ticinese Medacta il 3,03% a 108.80 franchi dopo aver annunciato il lancio di un software per le operazioni alle anche. Sotto pressione invece Santhera (-17,92% a 3.94 franchi) in relazione al suo rifinanziamento.