La Borsa svizzera ha chiuso al ribasso, dopo la forte crescita di ieri e gli annunci della Banca centrale europea (Bce). L'indice principale SMI ha perso lo 0,89% fissandosi a 11'391,10 punti e l'indice allargato SPI lo 0,94% a 14'492,84 punti.
Keystone-SDA, mc
10.03.2022, 17:55
10.03.2022, 17:56
SDA
La Bce, come atteso, lascia i tassi d'interesse fermi. Ha però annunciato che il volume di acquisto del programma APP (Asset Purchase Programme) sarà ridotto di nuovo a 20 miliardi di euro (20,9 miliardi di franchi) alla fine di giugno e potrebbe finire completamente nel terzo trimestre del 2022.
«La guerra Russia-Ucraina avrà un impatto materiale sull'attività economica e sull'inflazione attraverso l'aumento dei prezzi dell'energia e delle materie prime, i problemi al commercio internazionale e l'indebolimento della fiducia», ha avvisato la presidente della Bce Christine Lagarde.
Le previsioni d'inflazione per l'Eurozona per il 2022 sono ora salite al 5,1%, contro un +3,2% in precedenza. Le nuove previsioni di crescita del prodotto interno lordo (Pil) sono del 3,7% nel 2022, del 2,8% nel 2023 e dell'1,6% nel 2024.
Anche gli economisti dell'istituto BAK Economics hanno corretto al ribasso le previsioni congiunturali a causa della guerra in Ucraina. Per l'anno in corso, si aspettano una crescita del Pil svizzero del 2,6%, invece che del 3,1%.
Negli Stati Uniti intanto l'inflazione ha toccato un nuovo record: 7,9% a febbraio su base annua.
Pochi i titoli in positivo nell'SMI. Il record negativo è del gruppo del lusso Richemont, che ieri aveva guadagnato quasi il 13% e oggi cede il 3,48% (a 109,50 franchi).
Dei tre pesi massimi, due sono in perdita: Nestlé (-1,54% a 113,44 franchi) e Roche (-1,47% a 348,75 franchi). Al contrario, Novartis è molto ricercata e guida la classifica dei vincitori tra le blue chip con un più 1,19% (a 76,55 franchi).
I bancari sono in perdita: Credit Suisse registra il secondo peggior risultato odierno (-3,18% a 6,888 franchi) e mentre UBS cala dell'1,37% (a 15,47 franchi). Nel rapporto annuale pubblicato in mattinata, Credit Suisse ha ribadito che il 2022 sarà un «anno di transizione» e afferma che i rischi del suo coinvolgimento in Russia sono gestibili.
In positivo gli assicuratori Swiss Life (+0,6% a 531,40 franchi) e Zurich (+0,22% a 412,50 franchi), mentre Swiss Re rimane praticamente ferma (-0,05% a 81,02 franchi). L'unico altro titolo a terminare in positivo è Geberit (+0,33% a 553,60 franchi).
Sul mercato allargato, Baloise (+0,95% a 148,60 franchi) ha annunciato oggi un utile netto in aumento del 35,5% a 588,4 milioni di franchi e un dividendo di 7 franchi per azione contro i 6,40 del 2020. Guadagna (+3,89% a 149,40 franchi) anche TX Group, che lo scorso anno è tornato nelle cifre nere e propone un dividendo di 7,40 franchi per azione.