Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in lieve ribasso

hm, ats

8.12.2022 - 17:43

Sono ormai diversi giorni che il mercato si sta dimostrando debole.
Sono ormai diversi giorni che il mercato si sta dimostrando debole.
Keystone

La borsa svizzera rimane ancorata alla tendenza ribassista che dura ormai da una settimana: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'004,53 punti, con una mini-flessione dello 0,05%, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,01% a 14'017,62 punti.

Dopo un inizio sostanzialmente poco mosso, nel pomeriggio i corsi hanno puntato decisamente verso il basso, per poi permettersi una certa ripresa nel finale. Prima delle decisioni di politica monetaria della settimana prossima – mercoledì informerà la Federal Reserve, il giorno successivo Banca nazionale svizzera (BNS) e Banca centrale europea (Bce) – gli investitori preferiscono non impegnarsi, seguendo gli eventi da bordo campo.

Oggi è comunque successo poco sul piano globale: in particolare negli Usa le richieste settimanali di sussidio disoccupazione – un indicatore spesso in grado di influenzare notevolmente i mercati, perché la Fed, nelle sue decisioni, si orienta parecchio all'impiego – hanno presentato un andamento perfettamente in linea con le attese.

In Svizzera sorvegliata speciale è rimasta Credit Suisse (+3,19% a 2,94 franchi), società che oggi termina il suo aumento di capitale e che è apparsa più tonica di UBS (-0,50% a 17,01 franchi). Nel comparto assicurativo Swiss Re (+1,79%) si è presentata in chiaro rialzo sulla scia delle dichiarazioni del presidente del consiglio di amministrazione Sergio Ermotti, che si è detto insoddisfatto della redditività dell'azienda.

Per Richemont (+1,36% a 123,20 franchi) va segnalato un aumento di obiettivo di corso deciso da Goldman Sachs, mentre JPMorgan ha operato in modo opposto su ABB (invariata a 28,99 franchi). Roche (+0,58% a 302,95 franchi), che ha ottenuto il via libera negli Usa a un nuovo test per diagnosticare l'Alzheimer, si è mossa meglio degli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (+0,15% a 109,42 franchi) e Novartis (-0,56% a 85,30 franchi).

Nel mercato allargato Oerlikon (-1,20% a 6,16 franchi) ha sofferto per un giudizio di Vontobel.

hm, ats