Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in lieve ribasso 

hm, ats

1.12.2020 - 17:44

Anche la borsa è entrata nell'ultimo mese dell'anno.
Anche la borsa è entrata nell'ultimo mese dell'anno.
SDA

La borsa svizzera avvia il mese di dicembre con una seduta in lieve ribasso: l'indice dei valori guida SMI si è fermato a 10'449,21 punti, in flessione dello 0,26% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,19% a 12'978,66 punti.

Gli investitori sembrano voler tirare il fiato, dopo aver archiviato uno dei mesi di novembre più dinamici della storia. Gli operatori parlano comunque di una tendenza di fondo tuttora positiva, grazie alla prospettiva di vedere rapidamente disponibile un vaccino anti-Covid e di assistere a un cambio di amministrazione ordinato alla Casa Bianca.

Buone nuove sono arrivate anche dal fronte congiunturale, con un rimbalzo del prodotto interno lordo elvetico più marcato del previsto, nel terzo trimestre, e con indici Pmi dei responsabili degli acquisti positivi sia in Svizzera che nell'Eurozona, perlomeno per quanto riguarda l'ambito industriale.

Il mercato ha oggi puntato soprattutto sui valori finanziari. Bene accolto è stato il nome del futuro presidente del consiglio di amministrazione di Credit Suisse (+1,39% a 11,64 franchi), António Horta-Osório, che ha fatto passare in secondo piano la notizia di probabili nuovi accantonamenti per vertenze legali negli Usa. Non disprezzabile è stato anche l'andamento di UBS (+0,89% a 13,01 franchi), come pure degli assicurativi Swiss Life (+2,41% a 415,60 franchi), Swiss Re (+1,30% a 84,10 franchi) e Zurich (+1,17% a 373,20 franchi).

Una volta ancora in ordine sparso si sono mosse le azioni maggiormente cicliche quali Geberit (-0,99% a 541,60 franchi), LafargeHolcim (+1,74% a 48,49 franchi), ABB (+0,54% a 24,10 franchi) e Sika (-0,30% a 234,40 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,39% a 231,20 franchi) si è difesa un po' meglio di Richemont (-0,66% a 76,98 franchi).

Non hanno brillato Nestlé (-0,73% a 100,44 franchi) e Novartis (-1,09% a 81,37 franchi), mentre maggiori soddisfazioni sono arrivate dal terzo peso massimo difensivo, Roche (+0,18% a 299,60 franchi). Poco interesse ha suscitato un valore da risparmiatori scarsamente propensi agli arrembaggi quale Givaudan (-1,67% a 3642,00 franchi). La blue chip meno ispirata è risultata però essere Lonza (-2,91% a 553,00 franchi), peraltro protagonista di un anno da incorniciare.

Nel mercato allargato i riflettori erano puntati su Aryzta (+2,05% a 0,67 franchi), che ha presentato i risultati del primo trimestre dell'esercizio 2020/2021.

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