Giornata negativa oggi alla Borsa svizzera. L'indice dei titoli guida SMI ha chiuso in calo dello 0,78%, a 10'229,92 punti, mentre il listino allargato SPI ha terminato perdendo lo 0,74%, a quota 12'732,72.
Gli investitori guardano con preoccupazione alle valutazioni espresse dalla Federal Reserve sulle capacità di ripresa dell'economia Usa, mentre continua lo stallo al Congresso di Washington per ulteriori misure di stimolo. In giornata sono stati diffusi anche i verbali dell'ultimo consiglio direttivo della Bce e il messaggio poco si discosta da quello della Fed.
Intanto imperversano i timori per l'estendersi della pandemia di Covid-19. Ulteriore notizia negativa, si è appreso che le richieste di sussidi alla disoccupazione negli Stati Uniti la scorsa settimana sono salite di 136'000 unità a 1,1 milioni. Il dato è peggiore delle attese degli analisti.
Per quanto riguarda le blue chip, fra i pesi massimi difensivi ha retto solo Roche (+0,39% a 323,85 franchi), mentre Novartis (-0,36% a 78,13 franchi) e Nestlé (-0,79% a 109,98 franchi) hanno seguito la tendenza al ribasso. Giornata decisamente negativa anche per i bancari UBS (-1,84% a 10,94 franchi) e Credit Suisse (-2,52% a 10,05 franchi ).
Unico altro titolo a chiudere sopra la linea assieme a Roche, è stato Swiss Life (+1,48% a 364,40 franchi), mentre gli altri assicurativi hanno perso terreno: Swiss Re (-0,41% a 73,16 franchi), Zurich (-0,97% a 336,80 franchi). In rosso pure il segmento del lusso: Richemont (-1,76% a 59,00 franchi) e Swatch (-2,73% a 194,15 franchi).
Di seguito le perdite dei valori particolarmente sensibili ai cicli economici: LafargeHolcim (-0,85% a 43,38 franchi): ABB (-2,08% a 23,59 franchi), Adecco (-0,79% a 47,57 franchi), Geberit (-1,07% a 519.20 franchi) e Sika (-0,19% a 211.50 franchi).
Sul mercato allargato, il gruppo tecnologico Kudelski, che ha annunciato risultati semestrali ben al di sotto delle aspettative a causa della pandemia, ha terminato in calo del 9.87% a 3,15 franchi.
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