Mercati azionariLa borsa svizzera chiude in netto rialzo
hm, ats
15.7.2022 - 18:01
La borsa svizzera archivia la seconda settimana di luglio con una seduta in netto rialzo: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'982,09 punti, su dell'1,69% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato l'1,67% a 14'161,74 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
15.07.2022, 18:01
15.07.2022, 18:19
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Il mercato è subito partito bene, sulla scia di un attenuamento delle preoccupazioni degli investitori riguardo a una incisiva stretta monetaria. Alcuni rappresentanti della Federal Reserve si sono infatti espressi contro un aumento dei tassi di interesse di un intero punto percentuale, come si temeva a causa dell'inflazione inaspettatamente elevata registrata negli Usa.
Gli operatori sono però a lungo rimasti sul chi vive, con l'attenzione focalizzata sui timori per la tenuta della congiuntura globale. Nel pomeriggio alcuni dati macroeconomici americani – primo fra tutti il dato sulle vendita al dettaglio in giugno, superiore alla aspettative – hanno permesso che si facesse largo un clima di maggiore fiducia.
Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Richemont (-2,85% a 98,02 franchi), che ha presentato vendite semestrali superiori alle attese, deludendo però riguardo allo sviluppo delle attività in Cina e online. Sul fronte opposto si è mossa invece bene, in ambito tecnologico, Logitech (+1,65% a 51,82 franchi). Ben orientati si sono peraltro rivelati anche altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (+1,94% a 26,32 franchi), Sika (+2,35% a 221,80 franchi), Holcim (+1,38% a 41,02 franchi) e Geberit (+2,26% a 475,80 franchi).
Fra i bancari Credit Suisse (+1,29% a 5,17 franchi) – scesa per la prima volta nella storia brevemente sotto i 5 franchi – ha a lungo arrancato dietro a UBS (+1,90% a 15,29 franchi). Tutti in positivo hanno chiuso gli assicurativi Swiss Life (+0,68% a 472,80 franchi), Swiss Re (+0,81% a 71,92 franchi) e Zurich (+0,78% a 413,40 franchi). Nello stesso segmento finanziario è invece pesantemente arretrato Partners Group (-0,35% a 857,00 franchi), che ha fornito informazioni sui patrimoni amministrati in linea con le attese, avanzando però nel contempo previsioni negative riguardo ai ricavi futuri.
Hanno trainato il listino i pesi massimi difensivi Novartis (+1,97% a 82,62 franchi), Roche (+2,52% a 331,85 franchi) e Nestlé (+1,91% a 115,22 franchi). Nel mercato allargato non sono passati inosservati i dati semestrali di Ems-Chemie (+1,58% a 708,00 franchi) e di DKSH (-8,41% a 74,60 franchi). Barry Callebaut (+0,49% a 2064,00 franchi) ha fatto sapere che verrà a breve ripresa la produzione nello stabilimento belga di Wieze, dove era stata constatata la presenza di salmonella.