Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in netto ribasso 

hm, ats

20.9.2021 - 17:44

Non è stata una bella giornata sui mercati finanziari.
Non è stata una bella giornata sui mercati finanziari.
Keystone

La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta nervosa e tutta in ribasso. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'766,42 punti, in flessione dell'1,42% rispetto a venerdì.

Keystone-SDA, hm, ats

Pure il listino allargato SPI ha perso l'1,42%, scendendo da parte sua a 15'255,59 punti.

Il mercato conferma quindi la tendenza negativa di fondo che l'ha portato ad archiviare le ultime tre settimane in calo. L'SMI è sceso a un minimo di giornata di 11'643 punti, vale a dire al livello più basso da oltre tre mesi: la flessione momentanea del 2,4% è stata anche la più forte contrazione registrata da fine gennaio.

Che cosa succede? Su tutte le piazze finanziarie si sta facendo sentire l'onda lunga della crisi di Evergrande, il colosso immobiliare cinese i cui problemi potrebbero innescare un dissesto dai contorni tutti da definire.

In una tale situazione di incertezza non pochi investitori reagiscono realizzando i guadagni degli ultimi mesi, tanto più che il nervosismo era già palpabile in vista di un appuntamento molto atteso: la riunione della Federal Reserve di mercoledì. Gli esperti si aspettano che l'istituto possa cominciare a porre le basi per una riduzione degli stimoli monetari, con un annuncio concreto che potrebbe arrivare in novembre o dicembre.

Questa settimana la politica monetaria sarà comunque un tema anche nella Confederazione. Giovedì sarà infatti il turno della Banca nazionale svizzera (BNS) di effettuare il suo tradizionale esame della situazione. Non sono attesi cambiamenti di rilievo, ma c'è chi si aspetta una stretta riguardo alla considerazione dei pericoli del settore ipotecario.

Per quanto concerne i singoli titoli la paura di una dichiarazione di insolvenza da parte di Evergrande ha messo sotto pressione i bancari Credit Suisse (-7,55% a 8,79 franchi) e UBS (-6,56% a 14,31 franchi). Tutti con il segno meno hanno terminato anche gli assicurativi Swiss Re (-3,13% a 78,10 franchi), Swiss Life (-3,82% a 457,90 franchi) e Zurich (-2,37% a 379,30 franchi).

Nel segmento del lusso i problemi in Cina hanno avuto un sensibile impatto su Richemont (-3,16% a 96,34 franchi), mentre come noto Swatch (-2,73% a 252,90 franchi) è da oggi uscita dall'SMI. È stata sostituita da Logitech (+0,82% a 88,52 franchi), che si è difesa assai meglio di valori particolarmente esposti ai cicli congiunturali quali ABB (-2,81% a 32,17 franchi), Holcim (-3,22% a 45,40 franchi), Sika (-1,51% a 319,00 franchi) e Geberit (-0,97% a 738,40 franchi).

Hanno cercato di frenare in qualche modo la tendenza generale i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,52% a 113,78 franchi), Novartis (-0,30% a 77,21 franchi) e – in misura minore – Roche (-0,85% a 340,00 franchi). Nel mercato allargato Santhera (-18,00% a 1,80 franchi) ha informato su nuovi finanziamenti e sull'andamento degli affari nel primo semestre.