Mercati azionariLa Borsa svizzera chiude in netto ribasso
hm, ats
10.1.2022 - 17:56
La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta in netto ribasso, la peggiore dal novembre scorso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'597,35 punti, in flessione dell'1,57% rispetto a venerdì.
10.01.2022, 17:56
10.01.2022, 18:02
SDA
Il listino allargato SPI ha perso l'1,92%, attestandosi a 15'973,54 punti.
Il mercato è attualmente dominato da una certa insicurezza dovuta ai timori circa l'evoluzione dell'inflazione e dei tassi d'interesse. Stando agli analisti l'umore potrebbe però rapidamente cambiare nei prossimi giorni, con l'inizio della stagione dei risultati aziendali.
Sotto pressione, a causa dei realizzi di guadagno, sono apparsi diversi titoli che si sono mossi molto bene nel 2021. Sullo sfondo rimane anche la pandemia, con i contagi della variante omicron del coronavirus che non diminuiscono e che mettono in difficoltà numerose aziende, alle prese con le quarantene imposte ai loro dipendenti.
Sul fronte interno si è messa in luce Credit Suisse (+1,27% a 9,40 franchi), dopo un articolo di Inside Paradeplatz che cita voci riguardo a una possibile fusione con un istituto italiano come Unicredit o Intesa Sanpolo, oppure addirittura con la francese BNP Parisbas. Meno ispirato è apparso l'altro colosso bancario, UBS (invariata a 17,78 franchi). Con il segno più hanno terminato gli assicurativi Swiss Life (+0,17% a 593,40 franchi), Zurich (+0,81% a 423,40 franchi) e Swiss Re (+0,70% a 95,00 franchi). Nello stesso comparto finanziario è proseguito il calo di Partners Group (-3,88% a 1325,50 franchi).
La giornata si è rivelata insoddisfacente per diversi valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-3,46% a 33,80 franchi), Sika (-5,55% a 340,30 franchi) e Geberit (-3,90% a 685,00 franchi); si è smarcata Holcim (+0,72% a 48,71 franchi). Nel segmento del lusso ha arretrato Richemont (-2,89% a 132,70 franchi), mentre in ambito tecnologico Logitech (+0,30% a 74,32 franchi) ha effettuato un mini rimbalzo dopo un inizio d'anno non entusiasmante.
Ha trainato il listino Novartis (+0,81% a 82,39 franchi), che ha informato su un trattamento anti-Covid sviluppato con Molecular Partners, mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-1,53% a 371,20 franchi) e Nestlé (-2,06% a 121,90 franchi).
Nel mercato allargato vanno segnalate Molecular Partners (+22,76% a 18,66 franchi), appunto, come pure Idorsia (-0,46% a 19,29 franchi), che si è vista omologare negli Usa un preparato contro l'insonnia: i titoli della società renana hanno aperto in forte rialzo, ma sono poi andati spegnendosi.