Seduta complessivamente negativa quella odierna per la Borsa svizzera, ma nell'ultima ora e mezzo di contrattazioni i listini si sono portati repentinamente sopra la parità. L'SMI ha chiuso in rialzo dello 0,82% a 9'480.76 punti, l'SPI dello 0,73% a 11'470.12 punti.
Gli investitori sono insicuri e agiscono con prudenza, è stato affermato sul mercato. Non c'è panico, ma il nervosismo è aumentato. «Ci sono così tanti fattori di incertezza che potrebbero avere grandi effetti»: oltre al conflitto commerciale che oppone USA e Cina, preoccupano soprattutto le tensioni tra Stati Uniti e Iran e le discussioni tra Italia e UE sul bilancio.
Nel pomeriggio si è però appreso che Donald Trump ha deciso di far slittare l'imposizione dei dazi sulle automobili di altri sei mesi per dare più tempo ai negoziati con Europa e Giappone. La scadenza per decidere se far scattare le misure era stata fissata a suo tempo per il 18 maggio. Ciò ha fatto compiere un balzo ai listini internazionali.
Tra le blue chip elvetiche era sotto i riflettori LafargeHolcim (+2,73% a 53.34 franchi), la quale ha pubblicato oggi risultati trimestrali superiori alle attese. In forte progressione anche gli assicurativi Zurich (+1,61% a 321.10 franchi), Swiss Re (+1,35% a 91.36 franchi) e Swiss Life (+1,25% a 453.20 franchi) così come Nestlé (+1,32% a 98.69 franchi), Sika (+1,27% a 155.80 franchi), Givaudan (+1,18% a 2'566.00 franchi) e Lonza (+1,16% a 313.40 franchi).
Hanno infine chiuso in calo solo Adecco (-0,57% a 56.28 franchi) e Swatch (-0,25% a 277.20 franchi) mentre UBS ha terminato le contrattazioni invariata a 11.94 franchi.
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