Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,23%

hm, ats

8.11.2023 - 17:37

Il mercato elvetico è in questo periodo alla ricerca di nuovi stimoli.
Il mercato elvetico è in questo periodo alla ricerca di nuovi stimoli.
Keystone

La borsa svizzera torna a chiudere in rialzo, dopo tre sedute consecutive lievemente negative: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'595,06 punti, in progressione dello 0,23% rispetto a ieri.

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Stando agli operatori il mercato è impegnato in una fase di consolidamento che dura ormai da alcune giornate. Dopo i forti rialzi registrati la settimana scorsa servono nuovi stimoli: l'opinione dominante è che per procedere nuovamente con decisione verso gli 11'000 punti SMI siano necessari chiari segnali di incoraggiamento sul fronte congiunturale o nell'ambito della politica monetaria. A quest'ultimo proposito vi è attesa per un discorso che terrà stasera il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, a mercati europei ormai già chiusi.

Sul fronte interno in primo piano figurava Swiss Life (-5,90% a 551,60 franchi), che ha pubblicato un bilancio dopo nove mesi inferiore alle attese degli analisti. Nello stesso comparto finanziario più ispirata è apparsa UBS (+0,31% a 22,35 franchi), che ieri aveva guadagnato il 2% sulla scia dei conti trimestrali.

Bene orientati si sono rivelati i valori maggiormente sensibili alla congiuntura quali ABB (+0,87% a 31,29 franchi), Holcim (+0,71% a 59,38 franchi) – che ha fornito indicazioni sui suoi obiettivi futuri nell'ambito della giornata degli investitori – e Kühne+Nagel (+0,25% a 240,50 franchi). Hanno trainato il listino Roche (+0,74% a 238,15 franchi) e Novartis (+0,83% a 84,88 franchi), mentre è rimasto indietro il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (-0,55% a 99,07 franchi).

Nel mercato allargato va registrato il crollo di Spexis (-61,82% a 0,08 franchi), dopo che l'azienda ha chiesto la moratoria concordataria. Le difficoltà della società biotecnologica hanno avuto un effetto a cascata su altre realtà, a cominciare da Idorsia (-9,18% a 2,20 franchi). Da parte sua VAT (+1,11% a 346,20) ha sofferto solo inizialmente per un giudizio negativo di UBS.