Svizzera Borsa chiude in rialzo

hm, ats

2.6.2022 - 17:46

Il mercato elvetico è tornato a puntare verso l'alto.
Il mercato elvetico è tornato a puntare verso l'alto.
Keystone

La borsa svizzera torna a chiudere una seduta in rialzo, dopo due arretramenti consecutivi: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'550,20 punti, su dello 0,49% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,48% a 14'830,45 punti.

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Il mercato è partito in modo timidamente positivo e si è poi rinfrancato ulteriormente sulla scia della notizia di un aumento della produzione di petrolio deciso dai paesi riuniti nell'Opec+. Gli investitori sperano che questo aiuti a contenere l'inflazione, visto che a spingere al rialzo il rincaro sono soprattutto i costi energetici. Sul fronte congiunturale qualche apprensione in più sulla tenuta dell'economia americana è arrivata con i dati Adp sulla creazione di impieghi in maggio, rivelatisi assai inferiori al previsto.

Gli operatori non hanno inoltre mancato di commentare il dato svizzero dei prezzi al consumo, saliti del 2,9%, più di quanto fosse atteso. C'è stato anche tempo per qualche chiacchiera in più, considerato che i volumi di contrattazione sono apparsi limitati, complice l'assenza di una piazza fondamentale in Europa come quella di Londra: il Regno Unito è infatti impegnato nei festeggiamenti per i 70 anni di regno della regina Elisabetta.

Nella Svizzera repubblicana più o meno da sempre – vanno comunque considerate le grandi famiglie signorili – si sono messe particolarmente in luce Alcon (+2,93% a 73,04 franchi) e Richemont (+2,68% a 109,10 franchi). Bene orientati si sono rivelati anche i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (+2,54% a 30,32 franchi), Holcim (+0,84% a 47,77 franchi), Sika (+3,82% a 269,10 franchi) e Geberit (+1,92% a 531,40 franchi). Nel comparto tecnologico Logitech (+0,51% a 58,76 franchi) ha sofferto a metà giornata per l'avvertimento sugli utili lanciato da Microsoft, ma ha poi accelerato nel finale.

Fra i bancari UBS (-0,17% a 18,07 franchi) ha navigato non lontano da Credit Suisse (-0,12% a 6,65 franchi). In modo non perfettamente unitario hanno terminato gli assicurativi Zurich (invariata a 436,20 franchi), Swiss Re (+0,41% a 78,44 franchi) e Swiss Life (+0,07% a 541,80 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha avanzato Partners Group (+1,69% a 1009,00 franchi).

Ha cercato di trainare il listino Roche (+0,20% a 323,35 franchi), mentre scarso supporto è giunto dagli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,30% a 114,74 franchi) e Novartis (-0,67% a 85,60 franchi).

Nel mercato allargato Julius Bär (+0,99% a 49,74 franchi) ha venduto una sua controllata ginevrina e Oerlikon (+2,16% a 7,57 franchi) ha ceduto le sue attività in Russia. Va segnalata anche l'apertura di un'indagine nei confronti di Swissquote (+1,03% a 118,00 franchi), per violazione delle normative sulle comunicazioni aziendali.