Mercati azionari Borsa svizzera: chiude in rialzo, SMI +0,61%

bt, ats

28.10.2022 - 17:44

Seduta in crescendo alla borsa svizzera.
Seduta in crescendo alla borsa svizzera.
Keystone

La borsa svizzera ha archiviato la settimana con una seduta positiva. L'indice principale SMI ha chiuso salendo dello 0,61% a 10'772,37 punti e quello allargato SPI dello 0,42% a 13'733,76 punti.

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Il listino zurighese ha iniziato la giornata chiaramente in territorio negativo, per poi illustrarsi in un recupero che l'ha portato dapprima a ridosso della linea di demarcazione e in seguito, spinto anche da Wall Street, ad allungare a metà pomeriggio.

A livello macroeconomico, oggi sono arrivati i dati sull'inflazione a ottobre in Italia, Germania e Francia. In tutti e tre i Paesi, nel mese che sta volgendo al termine, si è assistito a un'ulteriore esplosione del rincaro, addirittura su livelli inediti da decenni.

Fra le blue chip, parziale boccata d'ossigeno per Credit Suisse (+1,26% a 3.926 franchi), osservata speciale dopo il tonfo di ieri che ha fatto seguito all'annuncio di un'ampia ristrutturazione e attribuito in primis all'inaspettato aumento di capitale. Da un lato, gli analisti oggi hanno lodato il piano, ma dall'altro hanno lamentato l'assenza di dettagli e riferito di investitori spaventati dai rischi. Da segnalare come il principale azionista dell'istituto, Harris Associates, abbia applaudito «l'approccio aggressivo» scelto per la riorganizzazione strategica. Pollice alzato è giunto pure dalla Banca nazionale svizzera (BNS). Invariato invece l'altro bancario UBS (a 15.96 franchi).

Tra gli assicurativi, Swiss Re (-2,36% a 75.42 franchi) ha faticato dopo aver comunicato una perdita su nove mesi di 285 milioni di dollari. A pesare sono stati numerosi disastri naturali e in particolare l'uragano Ian. Segno meno nello stesso comparto anche per Swiss Life (-0,79% a 478.30 franchi), mentre si è smarcata Zurich (+0,07% a 423.70 franchi).

Il listino è stato sorretto in particolare dai pesi massimi difensivi. Nel dettaglio, Roche (+1,92% a 331.70 franchi) ha fatto ancora meglio della concorrente in ambito farmaceutico Novartis (+1,84% a 80.08 franchi) e di Nestlé (+0,43% a 107.76 franchi).

Il titolo più ricercato è stato però quello di Holcim (+4,02% a 45.01 franchi). È stata dunque ben apprezzata la performance nel terzo trimestre del colosso mondiale dei materiali da costruzione, che ha registrato un fatturato record di 8,0 miliardi di franchi. Si sono invece tinti di rosso gli altri valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura: Geberit (-1,06% a 449.00 franchi), Sika (-1,05% a 226.60 franchi) e ABB (-0,11% a 27.72 franchi). Nel settore del lusso infine, spicca la giornata storta di Richemont (-3,67% a 97.78 franchi).