La borsa svizzera torna a chiudere una seduta in rialzo, per la prima volta dopo cinque arretramenti consecutivi. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'783,59 punti, su dello 0,79%, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,77% a 13'870,29 punti.
Keystone-SDA, hm, ats
15.06.2022, 17:48
15.06.2022, 17:49
SDA
Gli operatori parlano di un rimbalzo di natura tecnica, dopo le numerose giornate trascorse in territorio negativo. Il clima generale era di nervosa aspettativa, in attesa della decisione sui tassi che verrà comunicata in serata dalla Federal Reserve americana. Gli esperti pronosticano ormai un aumento di 0,75 punti per far fronte a un'inflazione pericolosamente galoppante.
Sempre in materia di politica monetaria non è passata inosservata la riunione odierna della Banca centrale europea (Bce), che ha dato mandato ai tecnici per ideare un nuovo «strumento anti-frammentazione»: in pratica di tratta di evitare il pericoloso allargamento degli spread, i differenziali di rendimento fra i titoli di paesi come la Germania e quelli di nazioni finanziariamente deboli quali l'Italia.
Sullo sfondo rimangono inoltre la guerra in Ucraina e le sue conseguenze, in particolare in termini di rincari energetici e di difficoltà nelle catene di approvvigionamento. Se ne è avuta un'ennesima dimostrazione anche in Svizzera, con i prezzi alla produzione e all'importazione risultati in netto aumento. E prendendo atto del quadro complessivo la Segreteria di Stato dell'economia ha ritoccato al ribasso le sue previsioni di crescita del prodotto interno lordo (Pil) elvetico, aumentando sensibilmente i pronostici relativi all'inflazione.
Oggi particolarmente ricercati sono stati i valori molto dipendenti dalla congiuntura come Holcim (+2,06% a 46,57 franchi), ABB (+1,93% a 28,00 franchi), Sika (+1,54% a 230,70 franchi) e Geberit (+1,42% a 478,70 franchi). Come spesso accade in queste situazioni hanno seguito a ruota anche Richemont (+2,08% a 100,90 franchi) e Logitech (+2,24% a 53,00 franchi).
Fra i bancari UBS (+1,53% a 16,24 franchi) è stata una volta ancora preferita a Credit Suisse (-0,20% a 5,89 franchi). Bene orientati si sono rivelati gli assicurativi Zurich (+1,67% a 426,10 franchi), Swiss Re (+1,82% a 77,38 franchi) e Swiss Life (+3,16% a 529,20 franchi). Nello stesso comparto finanziario c'è stata gloria anche per Partners Group (+2,79% a 875,80 franchi).
In una giornata di recuperi sono giocoforza passati in secondo piano i colossi difensivi Roche (+0,65% a 307,75 franchi), Novartis (+0,42% a 81,06 franchi) e soprattutto Nestlé (-0,79% a 107,76 franchi).
Nel mercato allargato Clariant ha pubblicato i risultati trimestrali (+0,48% a 18,71 franchi), mentre Autoneum (-3,01% a 116,00 franchi) ha lanciato un avvertimento sugli utili. Molto richiesti si sono rivelati diversi titoli che hanno passato settimane difficili, a partire da Zur Rose (+8,39% a 90,40 franchi) e Temenos (+7,88% a 77,74 franchi).