La borsa svizzera ha inaugurato il nuovo semestre con una seduta al ribasso. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8529,59 punti, in flessione dello 0,93% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,86% a 10'238,95 punti.
I mercati continuano a subire i contraccolpi della guerra dei dazi fra Stati Uniti e Cina. Si aggiungono poi i timori per l'incertezza politica in Germania, dove il ministro dell'interno Horst Seehofer ha legato la sua permanenza nel governo a una svolta sui migranti. "Sono troppe le incertezze", ha sintetizzato un operatore.
Per quanto riguarda i singoli titoli particolarmente sotto pressione si sono rivelati i bancari UBS (-1,47% a 15,10 franchi), Credit Suisse (-1,04% a 14,80 franchi) e Julius Bär (-1,89% a 57,18 franchi). Le vendite del comparto finanziario hanno interessato anche gli assicurativi Zurich (-1,12% a 290,80 franchi) e Swiss Life (-1,59% a 339,50 franchi), ma non Swiss Re (+0,23% a 85,90 franchi), che ha beneficiato del sostegno fornito da una raccomandazione di Goldman Sachs.
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