La borsa svizzera avvia la settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9657,24 punti, in flessione dello 0,87% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,39% a 11'676,14 punti.
Il rinnovato vigore del braccio di ferro commerciale fra Stati Uniti e Cina ha messo sul chi vive tutte le piazze mondiali. Dappertutto ha pesato il ritorno dei timori di una guerra commerciale, dopo che nel fine settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato a sorpresa un possibile prossimo aumento dei dazi sui prodotti cinesi.
In Svizzera l'apprensione si è tradotta in un netto incremento dell'indice di volatilità, salito ai massimi da marzo. Nel corso della mattinata l'indice SMI è così arrivato a perdere sino a quasi il 2%, ma con il trascorrere delle ore ha recuperato parte delle perdite.
Particolarmente colpito dagli sviluppi generali è stato il segmento del lusso, con Swatch (-2,39% a 293,90 franchi) e Richemont (-1,19% a 73,28 franchi). Hanno presentato accenti diversi altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come Adecco (invariata a 57,70 franchi), Geberit (+0,17% a 462,40 franchi), LafargeHolcim (-2,05% a 51,66 franchi), ABB (-3,72% a 19,94 franchi) – da oggi senza dividendo – e Sika (+0,03% a 154,30 franchi).
Pure UBS (-5,86% a 12,77 franchi) è stata da oggi scambiata senza dividendo e ha arrancato quindi dietro a Credit Suisse (-1,97% a 12,96 franchi).
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