La borsa svizzera chiude in ribasso, per la terza volta consecutiva questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 9523,98 punti, in flessione dello 0,19% rispetto a mercoledì, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,05% a 11'544,54 punti.
In primo piano sono rimaste per tutta la giornata le vertenze commerciali globali. Hanno in particolare pesato le nuove minacce di dazi da parte del presidente americano Donald Trump, in questo caso nei confronti del Messico.
In Svizzera la seduta si è dipanata nella tranquillità, complice la festività di ieri, che ha spinto molto operatori finanziari ad assentarsi dal lavoro.
Per quanto riguarda i singoli titoli, sotto pressione sono risultati Swatch (-2,06% a 251,70 franchi) e Richemont (-0,43% a 73,74 franchi), che hanno sofferto per il rallentamento economico in Cina. Male orientati si sono rivelati anche altri valori particolarmente sensibili ai cicli economici come ABB (-0,70% a 18,38 franchi) e Adecco (-1,06% a 53,98 franchi.
Perdite sono state mostrate dai bancari UBS (-0,94% a 11,55 franchi) e Credit Suisse (-0,96% a 11,39 franchi) sulla scia del calo dei rendimenti obbligazionari. Ha sostenuto il listino Nestlé (+1,22% 99,55 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (-0,94% a 86,10 franchi) e Roche (-0,34% a 263,10 franchi).
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