La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta che l'aveva vista a lungo in territorio positivo. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'444,05 punti, in flessione dello 0,26% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,28% a 12'908,04 punti.
Il mercato era partito bene, sostenuto dal raggiungimento di un'intesa fra i paesi Ue su un programma di stimolo dell'economia volto a far fronte alla crisi del Covid-19. Con il trascorrere delle ore però la situazione è andata mutando, anche sulla scia di realizzi di guadagno che hanno interessato diversi titoli. L'attenzione degli investitori è infatti rivolta questa settimana alle singole aziende, che ormai a ritmo sostenuto presentano il bilancio di metà anno.
Il listino elvetico ha sofferto soprattutto per la debolezza dei suoi pesi massimi difensivi Roche (-0,51% a 341,05 franchi), Novartis (-1,92% a 81,12 franchi) – che ha pubblicato risultati semestrali inferiori alle attese – nonché, in misura minore, Nestlé (-0,18% a 108,36 franchi).
Hanno per contro convinto i conti di UBS (+2,62% a 11,56 franchi), che hanno avuto un effetto di traino su Credit Suisse (+1,24% a 10,17 franchi). Nello stesso comparto finanziario gli assicurativi Swiss Re (+1,39% a 77,26 franchi) e Swiss Life (+1,09% a 361,40 franchi) si sono fatti preferire a Zurich (+0,74% a 351,80 franchi).
In grande spolvero si è presentata oggi Adecco (+4,05% a 47,51 franchi), che ha beneficiato in particolar modo delle cifre rese note dal concorrente Randstad, nonché dell'intesa trovata a Bruxelles, che dovrebbe dare uno stimolo al lavoro interinale. Meno tonici sono apparsi altri valori particolarmente sensibili alla congiuntura come ABB (-0,13% a 23,31 franchi), LafargeHolcim (+0,27% a 44,72 franchi), Geberit (invariata a 508,40 franchi) e Sika (+0,18% a 200,30 franchi).
Nel segmento del lusso, Richemont (-0,42% a 60,96 franchi) e Swatch (-0,10% a 196,55 franchi) hanno preso atto dell'ulteriore crollo dell'export orologiero in giugno. I riflettori erano anche puntati su Givaudan (-0,90% a 3748,00 franchi) e SGS (-1,51% a 2415,00 franchi), alle prese con i semestrali.
Parecchio movimento è stato notato anche sul mercato allargato, che si è trovato a digerire numerosi risultati, a cominciare da quelli di Logitech (-0,15% a 66,10 franchi) e Kühne+Nagel (-2,31% a 158,90 franchi). Impossibile oggi però mancare l'occasione per citare Lindt & Sprüngli (-4,00% a 79'100 franchi), l'azione che ha il valore più alto sul mercato elvetico: il corso si è trovato sotto pressione a causa del calo di ricavi e utili provocato dall'epidemia e non capita tutti i giorni di perdere in un botto 3300 franchi su un singolo titolo.
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