Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

23.10.2023 - 17:37

Sono momenti difficili per i mercati finanziari.
Sono momenti difficili per i mercati finanziari.
Keystone

La borsa svizzera avvia la nuova settimana con una seduta in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'331,92 punti, in flessione dello 0,16% rispetto a venerdì.

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Premesso che le elezioni parlamentari di ieri in Svizzera rappresentano un non evento per il listino elvetico – troppo preponderanti sono le implicazioni internazionali della grandi società quotate – l'attenzione rimane rivolta al Medio Oriente. Il timore è che l'attesa invasione di Gaza da parte di Israele potrebbe condurre a un'escalation in tutta la regione, con effetti destabilizzanti per l'intera economia mondiale.

Allo stesso tempo per gli investitori si prospetta una settimana ricca di dati macroeconomici globali, in particolare americani, nonché di risultati aziendali, a partire da quelli di colossi quali Alphabet, Amazon, Meta e Microsoft. Nell'ambito della politica monetaria è attesa giovedì una decisione sui tassi da parte della Banca centrale europea: secondo gli esperti l'istituto dovrebbe lasciare invariato il costo del denaro.

Intanto però però il rendimento del treasury (titolo di stato americano) a dieci anni è salito al 5%, vale a dire ai massimi dal 2007, rendendo ancora meno appetibili le azioni. Non stupisce quindi che in un quadro a tinte così fosche l'SMI sia sceso in giornata a un minimo di 10'251,33 punti, cioè a livelli che non si vedevano più dall'ottobre del 2022.

A livello di singoli titoli i riflettori erano puntati su Roche (-0,61% a 237,55 franchi), che ha acquistato un farmaco sperimentale per i trattamenti delle infiammazioni dell'intestino mettendo sul tavolo l'equivalente di 6 miliardi di franchi. Poco ispirati sono dimostrati anche gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,79% a 97,70 franchi) e Novartis (-0,35% a 84,50 franchi).

Fra i valori maggiormente sensibili ai cicli economici ABB (+1,18% a 29,89 franchi), Holcim (+1,09% a 55,52 franchi) e Kühne+Nagel (+1,74% a 251,80 franchi) sono stati preferiti a Sika (-0,51% a 215,90 franchi). Ancora in difficoltà è apparsa Lonza (-1,59% a 327,60 franchi), che la settimana scorsa era crollata sulla scia di una giornata degli investitori ritenuta insoddisfacente dagli analisti. In ambito finanziario UBS (+0,62% a 21,24 franchi) si è mostrata più tonica di Swiss Re (-0,40% a 95,52 franchi), interessata da un rapporto del concorrente Munich Re sui danni delle catastrofi in Europa.