Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

8.3.2023 - 17:47

L'SMI è sceso anche sotto gli 11'000 punti.
L'SMI è sceso anche sotto gli 11'000 punti.
Keystone

Terza seduta settimanale in ribasso per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'025,26 punti, in flessione dello 0,35% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,29%, scendendo a 14'217,55 punti.

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A pesare sui corsi sono state ancora una volta le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che fra ieri e oggi ha parlato di possibili rialzi dei tassi d'interesse più marcati di quanto finora previsto, per combattere l'inflazione in un quadro economico che non si sta raffreddando abbastanza.

Molto importanti diventano quindi ora i dati congiunturali, a cominciare da quelli sul mercato del lavoro americano: non è per esempio passato inosservato il fatto che il settore privato ha creato quasi 242'000 impieghi in febbraio, un dato superiore alle attese degli analisti.

Se le prossime informazioni confermeranno questa tendenza la Fed dovrà procedere a strette monetarie ancora più dolorose, ha indicato un operatore. Questo naturalmente mette in allarme gli investitori: l'SMI è così sceso oggi brevemente anche sotto gli 11'000 punti.

In Svizzera sull'ottovolante si è trovata Logitech (+1,98% a 49,88 franchi), che nell'ambito della sua giornata degli investitori ha preventivato un calo del fatturato per l'esercizio 2023/2024: l'azione è arrivata in mattinata a perdere il 7%, per poi riprendersi notevolmente nel pomeriggio. Per tutta la seduta in difficoltà si è rivelata invece Givaudan (-2,78% a 2761,00 franchi), dopo la notizia dell'apertura di un'indagine da parte di diverse autorità della concorrenza – anche in Svizzera – per presunti accordi illeciti nel settore dei profumi.

I riflettori erano puntati anche su Geberit (-0,75% a 501,20 franchi), che ha pubblicato i risultati 2022: il valore è partito molto male, ma è stata poi in grado di risollevarsi parzialmente. Vendite hanno interessato i bancari UBS (-1,08% a 20,19 franchi) e Credit Suisse (-0,74% a 2,68 franchi), ma non gli assicurativi Zurich (+0,77% a 447,20 franchi) e Swiss Life (+0,84% a 597,40 franchi), che sono risultate ricercate per via degli attraenti dividendi. Fra i pesi massimi Nestlé (+0,13% a 105,32 franchi) si è fatta preferire a Roche (-0,65% a 265,75 franchi) e Novartis (-0,63% a 78,60 franchi).

Ancora una volta assai vivace si è dimostrato il mercato allargato, con numerose imprese che hanno presentato i loro conti: vanno in particolare segnalate Swiss Steel (+11,09% a 0,15 franchi), Plazza (invariata a 312,00 franchi) e Orior (+4,00% a 75,40 franchi).