Mercati azionari La borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

10.10.2024 - 17:37

Non è stata una seduta entusiasmante.
Non è stata una seduta entusiasmante.
Keystone

La borsa svizzera chiude in ribasso una seduta poco movimentata: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'077,76 punti, in flessione dello 0,37% rispetto a ieri.

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I tanto attesi dati sull'inflazione americana non hanno scosso eccessivamente le piazze finanziarie: i prezzi al consumo sono saliti in settembre del 2,4% su base annua, sopra le previsioni degli esperti, che scommettevano su un +2,3%, ma in rallentamento rispetto al +2,5% di luglio.

Spetta ora alla Federal Reserve decidere come muoversi. Dai verbali dell'ultima riunione pubblicati ieri sera emerge che il 18 settembre scorso una sostanziale maggioranza dei componenti sosteneva un taglio dei tassi di mezzo punto percentuale. Ma nel frattempo gli analisti si aspettano che il 7 novembre l'istituto limiterà a un quarto di punto la riduzione del costo del denaro.

Intanto in Cina la banca centrale ha iniettato nuova liquidità sul mercato, con lo scopo di rianimare un'economia in difficoltà. Gli investitori hanno anche continuato a seguire gli sviluppi in Medio Oriente, che possono avere importanti ripercussioni in particolare sul prezzo del petrolio.

A livello di singoli titoli i riflettori erano puntati su Givaudan (+0,43% a 4437,00 franchi), che ha avviato in Svizzera la stagione dei risultati trimestrali con cifre superiori alle attese: partita a razzo, l'azione ha poi un po' stemperato gli entusiasmi, sulla scia di realizzi di guadagno dopo un anno finora da incorniciare.

Tutti con il segno meno hanno terminato i valori più sensibili alla congiuntura quali ABB (-1,56% a 49,17 franchi), Geberit (-1,06% a 522,80 franchi), Holcim (-0,72% a 83,22 franchi), Kühne+Nagel (-1,25% a 221,20 franchi) e Sika (-1,92% a 256,00 franchi).

Nel comparto assicurativo si è messa in mostra Swiss Re (+2,75% a 115,65 franchi), grazie al fatto che non sembrano concretizzarsi gli scenari peggiori relativi all'impatto dell'uragano Milton negli Stati Uniti, ma non hanno sfigurato nemmeno Swiss Life (+0,11% a 706,20 franchi) e Zurich (+0,63% a 512,60 franchi). UBS (-0,18% a 27,02 franchi) – che ha avviato il trasferimento dei clienti Credit Suisse sulla sua piattaforma – si è difesa meglio di Partners Group (-1,32% a 1267,00 franchi).

Ha cercato di trainare il listino Roche (+0,15% a 266,10 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi Novartis (-0,62% a 98,65 franchi) e Nestlé (-0,19% a 83,80 franchi).

Nel mercato allargato gli sguardi erano puntanti su Kuros (-5,63% a 18,12 franchi), che ha presentato dati sulle vendite in netto aumento, mentre Kudelski (+1,14% a 1,34 franchi) ha annunciato una collaborazione con la società americana Silicon Labs nell'ambito del cosiddetto internet delle cose.