Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

7.2.2023 - 17:43

Non è stata una giornata positiva.
Non è stata una giornata positiva.
Keystone

La borsa svizzera chiude in ribasso, per la quinta volta nelle ultime sei sedute: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'233,87 punti, in flessione dello 0,44% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,50%, attestandosi a 14'483,25 punti.

7.2.2023 - 17:43

Il mercato aveva aperto in bilico, ma con il trascorre delle ore ha puntato verso il basso. Fra gli investitori si sta facendo largo una nuova incertezza riguardo ai tassi d'interesse: ci si chiede infatti se non rimarranno alti più a lungo del previsto. Molto attese sono quindi le parole del presidente della Federal Reserve Jerome Powell, che terrà un discorso in serata.

Sul fronte congiunturale globale vi sono luci ma anche ombre: ad esempio l'industria tedesca ha concluso un già turbolento 2022 con un mese di dicembre ancora più debole del previsto. In primo piano rimangono anche le tensioni geopolitiche, con Stati Uniti e Cina impegnati in un braccio di ferro che interessa vari settori.

In Svizzera l'attenzione è rimasta alta su Credit Suisse (+1,03% a 3,23 franchi), che stando a voci non confermate starebbe pensando a quotare in borsa nel 2024 o 2025 la sua banca d'affari Credit Suisse First Boston (CSFB). Nello stesso comparto finanziario si sono rivelati più deboli UBS (+0,13% a 19,87 franchi) e soprattutto Partners Group (-0,61% a 917,60 franchi) ha arrancato.

Fra i valori maggiormente dipendenti dai cicli economici Holcim (+0,47% a 55,12 franchi), che ha rilevato una società americana per 1,3 miliardi di dollari, si è difesa assai meglio di Sika (-2,82% a 265,20 franchi). Hanno sostenuto il listino Roche (+0,21% a 284,50 franchi) e Novartis (+0,19% a 79,30 franchi), mentre si è defilato il terzo peso massimo, Nestlé (-1,29% a 110,04 franchi).

Nel mercato allargato sotto pressione è risultata AMS Osram (-17,31% a 7,83 franchi), che ha reso noto la peggior perdita annuale della sua storia – dovuta a forti svalutazioni relativi ai costi di ristrutturazione – presentando nel contempo previsioni che non hanno entusiasmato gli analisti. In difficoltà è apparsa anche Idorsia (-8,89% a 12,51 franchi), che pure ha informato sull'andamento degli affari.

hm, ats