Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso 

hm, ats

1.10.2021 - 17:51

Non è stata una buona giornata borsistica in Europa.
Non è stata una buona giornata borsistica in Europa.
Keystone

L'ultima seduta della settimana e la prima del nuovo trimestre si rivela in ribasso alla borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'575.37 punti, in flessione dello 0,58% rispetto a ieri.

Keystone-SDA, hm, ats

Il listino allargato SPI ha perso lo 0,56%, attestandosi a 14'960,93 punti.

Il mercato archivia così la quinta settimana negativa consecutiva, nonostante un certo sostegno giunto nel pomeriggio con l'orientamento almeno inizialmente positivo di Wall Street. A pesare su tutti i mercati europei è stato il dato dell'inflazione, che ha ancora accelerato nell'Eurozona, raggiungendo in settembre il 3,4%, valore massimo dal 2008. Lo spettro è quello della stagflazione, considerato il rallentamento economico in atto. In vista dell'avvio della stagione dei risultati trimestrali non pochi investitori preferiscono in questo periodo realizzare i guadagni accumulati negli ultimi mesi.

Il quadro generale è infatti reso insicuro da tutta una serie di problemi. Sebbene negli Stati Uniti sia stato scongiurato a breve lo shutdown, il problema dell'innalzamento del tetto del debito non è ancora stato risolto. Inoltre le divisioni interne al partito democratico inducono a credere che gli ambiziosi programmi di sostegno del presidente Joe Biden saranno ritardati o ridotti.

A livello globale rimangono irrisolte le difficoltà delle catene di rifornimento e sullo sfondo rimane il tema della pandemia. Gli operatori affermano che sul mercato si respira un certo nervosismo: «ma non vi è panico», assicurano gli esperti.

Sul fronte interno gli occhi erano puntati su Credit Suisse (-1,14% a 9,19 franchi), che ha tenuto oggi un'assemblea generale straordinaria per eleggere due nuovi membri del consiglio di amministrazione, con l'obiettivo di rafforzare il comparto rischi. In proposito c'è ancora molto da fare, ha detto il presidente del consiglio di amministrazione (Cda) António Horta-Osório. In negativo si è mossa anche UBS (-1,63% a 14,76 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Life (-0,42% a 471,50 franchi), Swiss Re (-0,50% a 79,74 franchi) e Zurich (-0,68% a 381,00 franchi).

Poco ispirati si sono rivelati anche i titoli maggiormente dipendenti dalla congiuntura quali ABB (-2,48% a 30,61 franchi), Sika (-0,71% a 294,70 franchi), Geberit (-0,84% a 683,20 franchi) e Holcim (-0,66% a 44,84 franchi). In ambito tecnologico non ha brillato Logitech (-2,09% a 81,52 franchi), mentre nel segmento del lusso ha rimbalzato Richemont (+1,68% a 99,06 franchi).

Ha trainato il listino Roche (+0,97% a 345,25 franchi), mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,87% a 111,72 franchi) e Novartis (-1,00% a 76,06 franchi).