Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,61%

hm, ats

19.7.2024 - 17:42

Non è stata una settimana positiva per il mercato elvetico.
Non è stata una settimana positiva per il mercato elvetico.
Keystone

La borsa svizzera archivia la terza settimana di luglio con una seduta tutta in ribasso: l'indice dei titoli guida SMI ha terminato a 12'173,44 punti, in flessione dello 0,61% rispetto a ieri.

hm, ats

In un contesto di bassi volumi di contrattazione, complice il periodo di vacanze estive, la giornata è stata caratterizzata dai problemi informatici globali innescati da un software della società americana CrowdStrike, che hanno interessato anche alcune piazze europee, ma non Zurigo.

Più in generale i mercati sono apparsi sempre più inquieti per gli sviluppi della campagna elettorale statunitense. Secondo la stampa all'interno del partito democratico si stanno moltiplicando gli appelli affinché il presidente Joe Biden abbandoni la candidatura per un secondo mandato. Ma una simile mossa aggraverebbe le incertezze politiche già esistenti in un anno elettorale, il che difficilmente sarebbe gradito agli operatori finanziari.

Un certo sostegno ai corsi ha continuato intanto ad arrivare dalla politica monetaria, con la prospettiva di un prossimo taglio dei tassi. Ieri la Banca centrale europea (Bce) ha lasciato invariato il costo del denaro, ma secondo gli esperti le cose cambieranno in settembre, quando anche la Federal Reserve dovrebbe operare un primo taglio. Viste comunque le incertezze contingenti non pochi, sul mercato elvetico, hanno pensato bene di realizzare i guadagni, anche considerato che lunedì l'SMI ha raggiunto un massimo pluriennale. La settimana si chiude così con l'indice in arretramento dell'1,6%.

La realizzazione dei profitti ha messo sotto pressione in particolare Lonza (-1,97% a 507,40%), che aveva di recente mostrato una buona performance. Hanno terminato in modo non perfettamente unitario i valori particolarmente sensibili alla congiuntura quali ABB (-0,02% a 48,29 franchi), Geberit (-0,85% a 557,00 franchi), Holcim (+0,07% a 83,24 franchi), Kühne+Nagel (-0,12% a 257,60 franchi) e Sika (-1,17% a 262,30 franchi).

Nel comparto finanziario Partners Group (+0,13% a 1196,50 franchi) è stata preferita a UBS (-1,02% a 27,08 franchi), mentre nel segmento assicurativo hanno terminato tutti con il segno meno Swiss Life (-0,54% a 667,80 franchi), Swiss Re (-1,89% a 106,45 franchi) e Zurich (-1,38% a 472,50 franchi).

Una certa resistenza alla corrente generale è stata mostrata da Roche (-0,04% a 278,30 franchi), mentre già più staccati sono apparsi gli altri due pesi massimi difensivi, Nestlé (-0,49% a 93,78 franchi) e Novartis (-0,94% a 94,20 franchi).

Nel mercato allargato hanno presentato i risultati semestrali Schindler (-1,57% a 225,20 franchi) e Mikron (-3,31% a 19,00 franchi).