Svizzera La borsa chiude in ribasso

La borsa svizzera chiude in ribasso, per la prima volta questa settimana: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 11'194,91 punti, in flessione dello 0,69% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,65% a 14'422,40 punti.

Il mercato era partito bene, ma con il trascorrere delle ore ha virato in negativo. Una certa pressione è giunta dagli ultimi dati macroeconomici statunitensi, che hanno messo un po' di paura: i prezzi alla produzione sono aumentati più del previsto, l'indice della Fed di Filadelfia è arretrato pesantemente e pure i dati sul mercato immobiliare hanno evidenziato una congiuntura più debole.

Di conseguenza gli investitori stanno cominciando a mettere in dubbio lo scenario di un atterraggio morbido dell'economia statunitense e qualcuno ha pensato bene di realizzare i guadagni, dopo il buon inizio d'anno. Non hanno inoltre aiutato le dichiarazioni di vari esponenti delle banche centrali, che confermano l'orientamento restrittivo della politica monetaria.

Sul fronte interno i riflettori erano puntati su Nestlé (-2,53% a 107,90 franchi), che ha pubblicato i dati annuali: gli analisti hanno avuto da ridire sull'andamento del fatturato nell'ultimo trimestre. Hanno influenzato negativamente il listino anche gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,65% a 275,30 franchi) e Novartis (-1,66% a 79,36 franchi).

Sorvegliata speciale era Givaudan (+0,03% a 2895,00 franchi), dopo che i concorrenti DSM e Firmenich hanno reso noto i conti del 2022. Ha brillato Sonova (+3,57% a 241,00 franchi), che aveva vissuto di recente giornate non sempre entusiasmanti. Fra i bancari UBS (+0,49% a 20,41 franchi) è stata preferita a Credit Suisse (+0,18% a 2,80

franchi).

Nel mercato allargato va segnalato il balzo di Newron (+18,78% a 5,06 franchi), che ha approfittato della pubblicazione di studi clinici, mentre Cosmo (-1,03% a 67,00 franchi) ha informato sull'andamento degli affari.