Mercati azionari La Borsa svizzera chiude in ribasso

hm, ats

31.1.2023 - 17:44

È stata una giornata negativa per il mercato elvetico.
È stata una giornata negativa per il mercato elvetico.
Keystone

La borsa svizzera archivia un mese di gennaio positivo con una seduta in ribasso. L'indice dei valori guida SMI ha chiuso a 11'285,78 punti, in flessione dello 0,82% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,76% a 14'490,30 punti.

La giornata è stata caratterizzata da una lunga serie di dati macroeconomici, che hanno interessato soprattutto Cina, Eurozona e Stati Uniti. In particolare è stato accolto con favore il fatto che negli Usa il costo del lavoro sia salito meno di quanto atteso.

Ma stando agli operatori era palpabile il nervosismo degli investitori in vista dei due prossimi giorni, quando Federal Reserve e Banca centrale europea (Bce) renderanno noti i nuovi tassi di interesse: gli analisti scommettono su rialzi di rispettivamente 25 e 50 punti base.

A fare paura, più che la stretta monetaria, sono al momento le possibili dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powel, che potrebbe confermare la volontà di affrontare in modo aggressivo l'inflazione. Qualcuno ha quindi preferito portare già un po' di fieno in cascina, operando dei realizzi di guadagno dopo il buon inizio d'anno, con l'SMI che è avanzato del 5%.

Tutto questo gran movimento è in atto nel pieno della stagione dei risultati aziendali. Oggi in materia ha informato UBS (-2,07% a 19,44 franchi), che ha presentato un trimestrale superiore alle previsioni, stando agli analisti però soprattutto grazie a fattori straordinari. Nello stesso comparto finanziario le vendite hanno interessato anche Credit Suisse (-0,70% a 3,13 franchi) e Partners Group (-1,43% a 854,00 franchi).

La giornata si è rivelata particolarmente sfavorevole per valori quali Lonza (-2,66% a 519,60 franchi) e Sonova (-3,80% a 227,90 franchi). Fra i pesi massimi difensivi è apparsa in contro tendenza Nestlé (+0,27% a 111,48 franchi), mentre Roche (-1,02% a 285,25 franchi) e Novartis (-0,85% a 82,46 franchi) sono state trascinati dalla corrente generale.

Nel mercato allargato Ams Osram (-4,37% a 8,49 franchi) ha annunciato a sorpresa un avvicendamento ai vertici. Landis+Gyr (+1,13% a 67,30 franchi) ha tenuto la giornata degli investitori, mentre VAT (-0,28% a 283,00 franchi) ha approfittato solo in un primo tempo della notizia di nuovi investimenti da parte di Samsung.

hm, ats