Mercati azionari Borsa svizzera: chiude in ribasso, SMI -0,88%

hm, ats

6.1.2022 - 17:45

È stata una giornata non entusiasmante per le piazze finanziarie.
È stata una giornata non entusiasmante per le piazze finanziarie.
Keystone

Seduta negativa per la borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 12'792,28 punti, in flessione dello 0,88% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso l'1,01%, attestandosi a 16'300,02 punti.

Keystone-SDA, hm, ats

Su tutte le piazze finanziarie si è fatto largo il timore che la Federal Reserve operi una brusca stretta monetaria per far fronte al problema dell'inflazione galoppante. I verbali dell'ultima seduta dell'istituto, pubblicati ieri sera, lasciano intravedere la possibilità di un incremento dei tassi d'interesse più veloce del previsto, seguito dall'avvio della riduzione del bilancio dell'istituto. «Le prospettive per l'economia, il mercato del lavoro e l'inflazione potrebbero giustificare un aumento dei tassi prima e più velocemente di quanto anticipato», si legge nel documento.

Parole che hanno messo in apprensione non pochi operatori. Si fa così ancora più trepidante l'attesa per il rapporto mensile sul mercato del lavoro americano che sarà pubblicato domani: come noto esso funge da base per le decisioni della Fed. Nel frattempo gli investitori hanno guardato ai dati macroeconomici di altri paesi – in Germania il rincaro del 2021 si è rivelato il più alto dal 1993 – e non hanno mancato di tenere anche un occhio puntato sull'evoluzione della variante omicron della pandemia.

Per quanto riguarda i singoli titoli la prospettiva di un aumento dei tassi d'interesse ha favorito i bancari UBS (+1,11% a 17,34 franchi) e Credit Suisse (+0,32% a 9,28 franchi). Con il segno più hanno terminato pure gli assicurativi Swiss Life (+0,10% a 581,60 franchi), Zurich (+0,22% a 413,90 franchi) e Swiss Re (+0,54% a 93,84 franchi). Nello stesso comparto finanziario ha invece ancora pesantemente arretrato Partners Group (-4,55% a 1394,50 franchi).

La giornata si è rivelata negativa per i valori particolarmente dipendenti dai cicli economici quali ABB (-1,76% a 35,16 franchi), Holcim (-0,64% a 48,20 franchi), Sika (-3,98% a 361,80 franchi) e Geberit (-3,29% a 716,40 franchi). Nel segmento del lusso è tornata a calare Richemont (-2,55% a 139,65 franchi), dopo aver raggiunto livelli altissimi, mentre in ambito tecnologico Logitech (-5,38% a 75,26 franchi) non ha potuto sottrarsi al momento sfavorevole che interessa tutto il settore a livello mondiale.

Ha trainato il listino Novartis (+0,62% a 81,60 franchi), grazie anche a un programma di riacquisti di azioni in atto, mentre si sono defilati gli altri due pesi massimi difensivi, Roche (-0,80% a 371,65 franchi) e Nestlé (-0,22% a 125,72 franchi).

Nel mercato allargato brusche correzioni hanno interessato diversi titoli, a partire da Bossard (-6,22% a 309,00 franchi), che ha sofferto per un giudizio di UBS. Molto ricercate si sono per contro rivelate le azioni di Relief Therapeutics (+8,72% a 0,11 franchi), che nel corso della seduta sono arrivate a guadagnare oltre il 25% – dopo essere già salite ieri del 37% – per poi però sgonfiarsi in parte nel finale.