La borsa svizzera ha chiuso la prima seduta della settimana in territorio positivo, con l'indice SMI dei principali titoli a 9'991,42 punti (+0,26%), mentre l'indice complessivo SPI si è attestato a quota 12'082,59 (+0,17%).
Gli investitori hanno rivolto lo sguardo verso il Regno Unito, con lo speaker della Camera dei Comuni, John Bercow, che ha respinto la mozione di Boris Johnson per rimettere ai voti oggi l'accordo sulla Brexit raggiunto dal premier con Bruxelles. Per il governo di Londra è ora corsa contro il tempo per far approvare entro questa settimana le leggi attuative dell'uscita dall'Ue.
Sulla piazza zurighese hanno pesato sui listini i colossi difensivi Nestlé (-1,07% a 102.02 franchi) e Novartis (-0,43% a 85.14 franchi), mentre Roche (+0,03% a 289.45 franchi), dopo un avvio debole, si è riportata sopra la soglia della parità.
In forte crescita i bancari: Credit Suisse ha allungato del 2,10% (a 12.42 franchi) e UBS del 2,32% (a 11.445 franchi), ma progressi superiori al 2% sono stati fatti segnare anche dai titoli ciclici come ABB (+2,77% a 19.32 franchi) e Adecco (+2,28% a 57.44 franchi).
Positivi pure gli assicurativi, trainati da Zurich Insurance (+1,14% a 391.50 franchi), che ha fatto meglio di Swiss Re (+0,58 % a 103.40 franchi) e di Swiss Life (+0,33% a 489.50 franchi). Nel segmento del lusso Swatch è avanzata dell'1,15% (a 264.00 franchi) e Richemont dell'1,18% (a 73.64 franchi) mentre sul mercato allargato Implenia, dopo l'accordo raggiunto con l'azionista di maggioranza Parmino, ha ceduto lo 0,26% (a 39.00 franchi).
AMS ha fatto un balzo del 5,73% (a 45.20 franchi): gli investitori hanno accolto con favore il fatto che il produttore di sensori non voglia mettere più soldi sul tavolo in relazione a una possibile acquisizione della società tedesca Osram. Più forte ancora l'avanzata di SFS (+6,28% a 88.00 franchi).
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