La borsa svizzera chiude quasi invariata una seduta a lungo dominata da una certa titubanza. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'850.81 punti, in progressione dello 0,04% rispetto a ieri.
Il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,16%, attestandosi a 13'486,84 punti.
Il mercato è stato sostenuto da positivi dati congiunturali cinesi e da indicazioni non troppo sfavorevoli, visti i presupposti, sull'andamento dell'economia tedesca nel 2021. Gli occhi degli investitori erano puntati anche sugli Stati Uniti, dove secondo notizie di stampa il nuovo presidente Joe Biden si appresterebbe a varare un programma di aiuti anti-Covid da 2000 miliardi di dollari. La nuova amministrazione deve però ancora insediarsi e c'è chi teme che possano verificarsi nuovi disordini a Washington.
A beneficiare dell'attuale costellazione, che vede i rendimenti obbligazionari negli Usa in aumento, sono stati fra l'altro i bancari Credit Suisse (+0,28% a 12,41 franchi) e UBS (+1,05% a 13,53 franchi). Nello stesso comparto finanziario tutti con il segno più hanno chiuso gli assicurativi Zurich (+0,08% a 378,20 franchi), Swiss Re (+0,74% a 84,86 franchi) e Swiss Life (+1,02% a 435,80 franchi).
I riflettori erano però puntati su Geberit (-5,55% a 565,20 franchi), che ha presentato buoni dati sul fatturato 2020 e che è stata vittima di realizzi di guadagno, all'insegna del motto «sell on good news». Fra gli altri valori maggiormente dipendenti dai cicli economici ABB (+0,63% a 27,15 franchi) e LafargeHolcim (+0,58% a 51,86 franchi) si sono fatti preferire a Sika (-2,30% a 250,80 franchi), che ieri aveva vissuto un'ottima seduta. Nel segmento del lusso Swatch (+2,90% a 252,00 franchi) ha convinto più di Richemont (+0,58% a 83,34 franchi).
Dopo una mattinata difficile hanno virato in positivo i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,10% a 100,44 franchi), Novartis (+0,51% a 83,52 franchi) – che ha fornito novità riguardo al suo preparato ligelizumab – e Roche (+0,02% a 312,05 franchi).