Dopo una mattinata piuttosto debole e un pomeriggio in calo, nell'ultima ora e mezzo di contrattazioni la Borsa svizzera ha ripreso quota. L'indice principale ha chiuso con un rialzo dello 0,22% a 9'645.04 punti, l'SPI in progressione dello 0,33% a 11'676.36 punti.
La guerra commerciale continua a spingere alla prudenza, con ogni parola da parte di Washington e Pechino che viene soppesata dalle piazze azionarie, è stato affermato sul mercato. Una notizia secondo cui gli Stati Uniti starebbero riflettendo di porre sulla propria lista nera altre aziende cinesi oltre a Huawei ha reso ancor più incerti gli investitori. Ma anche le elezioni europee del fine settimana e la crisi legata alla Brexit continuano a pesare sul loro umore.
Tra le blue chip in forte rialzo Lonza (+1,30% a 318.80). Contrastati i ciclici, con Adecco in flessione dello 0,91% a 56.64 franchi, ABB dello 0,31% a 19.16 franchi e LafargeHolcim (-0,08% a 51.72 franchi) mentre Sika è invariata a 155.85 franchi e Geberit è salita dello 0,53% a 458.40 franchi. Nel lusso Richemont è crescita dello 0,54% a 74.72 franchi mentre Swatch è scesa dello 0,07% a 275.80 franchi.
Pure gli assicurativi non hanno chiuso in maniera omogenea: Zurich è avanzata dello 0,06% a 328.10 franchi mentre Swiss Re ha perso lo 0,43% a 459.80 franchi e Swiss Life lo 0,17% a 94.50 franchi. In deciso calo invece i bancari Credit Suisse (-0,87% a 11.92 franchi) e UBS (-0,78% a 12.05 franchi).
Quanto ai pesi massimi difensivi, Nestlé è salita dello 0,62% a 99.68 franchi, Novartis dello 0,68% a 84.18 franchi e Roche dello 0,13% a 267.35 franchi.
Nel mercato allargato Lem è cresciuta del 4,15% a 1'356.00 franchi e Züblin – in mattinata ancora in forte rialzo – in progressione dello 0,76% a 26.40 franchi; entrambi hanno pubblicato oggi i risultati dell'esercizio 2018/19. Bene anche Sonova (+3,38% a 226.40 franchi), sempre sulla scia delle cifre presentate ieri. Warteck, che intende effettuare un aumento di capitale, ha invece perso lo 0,97% a 2'040.00 franchi.
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