Mercati azionari Borsa svizzera: chiusura in calo, SMI -2,07%

Seduta completamente al di sotto della parità quella odierna per la Borsa svizzera: l'indice dei valori guida SMI ha perso il 2,07% a 10'305,52 punti e quello allargato SPI l'1,89% a 12'856,30 punti.

Sui mercati del Vecchio continente hanno pesato soprattutto i blocchi e le preoccupazioni per la «variante inglese» del coronavirus, oltre alla sterlina che soffre l'ipotesi di una Brexit senza accordo e le tensioni sul prezzo del petrolio. Nel pomeriggio il calo è stato confermato dall'apertura negativa di Wall Street.

Sul fronte interno oggi il Consiglio federale ha deciso che tutte le persone entrate in Svizzera dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica dopo il 14 di dicembre devono mettersi in quarantena per dieci giorni per scongiurare la diffusione della variante più contagiosa del Covid-19. Finora nessun caso è però stato riscontrato nella Confederazione.

A Zurigo hanno chiuso nettamente al ribasso i pesi massimi difensivi: Nestlé ha perso l'1,90% (a 100,36 franchi), Roche ha lasciato sul terreno il 2,27% (a 302,90 franchi) e Novartis è scesa del 2,88% (a 78,19 franchi) rispetto a venerdì.

Tutti in rosso anche i bancari: nonostante il suo Ceo Thomas Gottstein abbia dichiarato al Financial Time che vuole voltare pagina e ricominciare da zero nel 2021, Credit Suisse ha ceduto il 2,86% (a 10,855 franchi), mentre UBS ha perso il 2,13% (a 12,17 franchi).

In negativo pure i titoli assicurativi: a segnare la flessione maggiore è stata Swiss Re (-3,33% a 80,04 franchi), seguita da SwissLife (-2,59% a 394,40 franchi) e Zurich (-2,39% a 359,70 franchi).

Neppure il settore del lusso ha brillato oggi, anche se Swatch (-2,06% a 233,30 franchi) ha fatto meglio di Richemont (-2,80% a 77,82 franchi).

L'unico titolo delle blue chips che ha chiuso in positivo è Geberit (+0,04% a 537,00 franchi), il solo spiraglio di luce in una giornata buia per la Borsa svizzera.